lunedì 28 settembre 2015

LA MADONNINA DEL "CANTO DI S.ANTONIO"

In una calda notte di luglio del 2007, da una nicchia del “canto di S. Antonio”, all'incrocio tra Corso Italia e via Dante, fu trafugata una statuetta della Madonna. Un oggetto di non eccelsa qualità artistica ma che, per i Castiglionesi, rivestiva un grande valore affettivo.

Da moltissimo tempo, infatti, quell'immagine vegliava su uno degli snodi principali del centro storico. 

venerdì 25 settembre 2015

I DUBBI SUL TRASFERIMENTO DELLA CROCE IN COLLEGIATA

Talvolta accadono cose incomprensibili, poi, una ragione, si trova sempre. Nel caso del trasferimento della croce dalla Pinacoteca alla Collegiata non siamo stati capaci di scovarla.  
E allora perché ne parlate? può chiedere qualcuno.



Risposta: perché è un esempio di come le cose potrebbero essere fatte meglio.
Come tutti i Castiglionesi, siamo felicissimi della riapertura al culto della Collegiata, obiettivo raggiunto grazie all'impegno di tantissime persone e della parrocchia, però, a margine di questo evento, ci sia consentita una riflessione sul “Cristo Triumphans”, croce lignea di grande valore, trasferita dalla Pinacoteca Comunale alla Chiesa della Collegiata.
Facciamo un po’ di storia.

giovedì 24 settembre 2015

PERCORSI TURISTICI “slow” : un’opportunità per la Valdichiana

Dal 9 all’ 11 ottobre a Monteriggioni si svolgerà lo “Slow Travel Fest (www.slowtravelfest.it), una manifestazione rivolta a tutti gli appassionati del viaggio lento, non solo a piedi ma anche in bicicletta, a cavallo, con gli asinelli, e con mezzi di trasporto sostenibili.
Questo Festival, cresciuto enormemente negli ultimi anni, fa riflettere sulla nuova dimensione assunta da questo modo di viaggiare.



Non più il mordi e fuggi nella grandi città d’arte o la frettolosa visita a un museo. In tantissimi turisti sta nascendo la voglia di un modello diverso, più lento ma a contatto con i luoghi e con la gente. Questo nuovo turismo che sta conoscendo un boom senza precedenti in tutto il mondo.
Occorre dunque pensare a come intercettarlo.
Le infrastrutture sono la prima cosa.

mercoledì 23 settembre 2015

EXPO E MORTI NEI CAMPI

Strano paese l’Italia, da una parte il grandioso evento dell’expo: tecnologie, innovazione, cultura, tradizioni, creatività legati al settore dell'alimentazione, dall'altra gente che muore per la fatica e il caldo nelle campagne cotte dal sole (tre casi recentemente in Puglia).  
Queste tragedie ci fanno “scoprire” che in Italia faticano nei campi, per un salario minimo, circa quattrocentomila stagionali reclutanti, spesso, dai cosiddetti caporali.
E non è detto che in qualche angolo della Valdichiana non accada lo stesso, non si muore ma probabilmente c’è chi lavora sottopagato e senza un briciolo di garanzie.

Sono le contraddizioni di questo tempo in cui con la domotica si gestisce una casa a distanza e c’è gente che dorme sotto i ponti in pieno centro di Roma.

sabato 19 settembre 2015

LA CENTRALE NON È PIÙ CENTRALE: PROVIAMO A RIPARTIRE DA ABOCA E MACCAFERRI

Archiviata la vicenda della Centrale a Biomasse, non crediamo che la sentenza del Consiglio di Stato possa ribaltare la decisione del TAR. Siamo di nuovo al punto di partenza sulla questione della riconversione dell’area ex Sadam. Tra qualche tempo, quando saranno sopite molte passioni e soddisfatti tanti piccoli interessi, sarà forse possibile ragionare su cosa ha significato un mancato investimento di 100 milioni di euro sul nostro territorio, ma oggi l’urgenza è un’altra: che fare?



MIGRANTI: NON SERVE IL MORALISMO E NEMMENO L'ALLARMISMO

Sulla questione migranti sono inutili i moralismi e altrettanto vani gli allarmismi. La fuga da guerre, sottosviluppo oppure la semplice aspirazione a una vita migliore non si cancellano con un abbraccio o un paio di manette. 
Un fatto è certo. Non si può sottovalutare l’impatto culturale ed economico che l’arrivo di centinaia di migliaia di persone (qualcuno parla di qualche milione) può avere sulla nostra società. E non è detto che i valori dell’occidente, dalle radici cristiane all’illuminismo, reggano a questo cambiamento.
Per quanto riguarda l’economia c’è poi una stridente contraddizione. Quando qualcuno scrive che gli immigrati sono utili come forza lavoro intellettuale e materiale ci convince poco.
Come si conciliano queste affermazioni col fatto che in molti paesi europei, compresa l’Italia, persiste il dramma della disoccupazione e della sotto occupazione?  Per i nostri non c’è lavoro per gli altri si? Come funziona?


IL SEGRETO DI SANT’ORSOLA

Castiglion Fiorentino possiede tesori incredibili, in particolare per quanto riguarda l’arte medioevale, alcuni più di altri colpiscono l’immaginazione di chi ha la fortuna di visitare la pinacoteca: il reliquiario della Croce Santa e il busto di Sant’Orsola.
Due splendide opere di oreficeria francese databili tra il 1200 e il 1300.
Mentre della prima si conosce la storia, un dono del re di Francia al beato Mansueto, della seconda si sa poco e niente. Non si sa come sia arrivata a Castiglioni, chi l’abbia portata e perché.

ROSSI SEGRETARIO?

I giornali riportano che il nostro Governatore Rossi intende candidarsi alla carica di Segretario nazionale del PD. E’ un’aspirazione legittima e per certi versi interessante, giacché il vaglio politico e culturale di Rossi si differenzia, e non poco, da quello di Renzi. Oddio: nei giorni della sua investitura a Presidente della Toscana molte cose si erano attenuate, ma oggi Rossi sembra aver ripreso la vivacità di un tempo.


QUELL'ILLUSTRE CASTIGLIONESE ANGELO VALDARNINI




















Una lapide, in un palazzo di Corso Italia, ricorda che in quella casa nacque il Professor Angelo Valdarnini. Fu filosofo, pedagogo e presidente della Scuola Pedagogica di Bologna tra la fine dell'Ottocento e i primi anni del novecento. Un personaggio illustre che, nelle sue ultime volontà, scrisse di voler essere sepolto nel cimitero della sua città natale. Sopra la sua tomba parenti, amici e allievi eressero un monumento funebre con un bel busto di bronzo. Peccato che oggi la sua figura sia completamente sommersa dall’edera senza che nessuno si sia posto il problema di ridare dignità all’ultima dimora di un castiglionese illustre. Sarebbe il caso che qualcuno ci pensasse.

L'URBANISTICA DEL TAGLIA E CUCI

Il nuovo regolamento urbanistico è stato adottato ormai da sei mesi; su quest’atto è calato il silenzio.
Forse la colpa sta nel fatto che, trattandosi di materia tecnica, non tutti sono in grado di masticarla fino in fondo.
Niente di più sbagliato. L’urbanistica non è soltanto tecnica, l’urbanistica è politica. Con l’urbanistica si prefigura il futuro di un territorio e si decide un pezzo di economia. Purtroppo, con questo regolamento, si è messa un’ ipoteca sull’avvenire della nostra comunità.
Quando si tagliano le aree edificabili, comprese quelle per cui i cittadini hanno pagato l’IMU, e quando si comprimono le zone produttive, impedendo l’insediamento e l’ampliamento di nuove fabbriche, non si fa un bel servizio al paese. Si può obbiettare che oggi nessuno ha voglia di edificare e ancor meno di investire. Risposta banale, e se domani dovesse ripartire l’economia che si fa? 


YURTA TEATRO MAKTUB: UN APPUNTAMENTO DA NON PERDERE



Un'altra bellissima iniziativa culturale nel territorio di Arezzo promossa da Il teatro della beffa. Dall'11 settembre al 10 ottobre 2015, in collaborazione coTeatro dell'Aggeggio e Centro di Aggregazione Sociale, si svolgeranno presso Villa Severi una serie di attività che interesseranno arte, cultura, musica e danza. 

La Yurta teatro Maktub è una bellissima struttura di teatro tenda, un luogo caratterizzato da moltissime attività, un centro che promuove la cultura, la cura di sé.

Da non perdere i prossimi appuntamenti visibili nel volantino sotto:




 


GIOVANI CON LA VALIGIA

Mentre ai confini premono decine di migliaia di persone, una recente indagine, promossa dall’istituto Giuseppe Toniolo, ha evidenziato come stia cambiando la migrazione italiana.
I nuovi migranti sono in gran parte “giovani dinamici, intraprendenti e con un tablet pieno di appunti e sogni da realizzare”.

PROVINCIA: LA GRANDE BUFALA

L’Abolizione delle provincie è stata sbandierata come la prima, importantissima riforma dell’architettura istituzionale del nostro paese. Peccato che ci si sia fermati lì. Niente riforma degli Enti, dei Ministeri, delle regioni. Le provincie sono state l’agnello sacrificale da dare in pasto a un’opinione pubblica esasperata, dopo s’è tirato il freno a mano.
Alla fine cosa ha prodotto?



AGRICOLTURA IN VALDICHIANA: FATTI NON PAROLE

Parlando del futuro della Valdichiana in molti parlano di un ritorno all’agricoltura, sarà un caso ma di solito si tratta di persone che passano la giornata dietro una scrivania con l’aria condizionata e la poltroncina ergonomica, ma questo è un particolare del tutto trascurabile.

L’importante è che alla fine si arrivi a qualcosa.

DELL’ENCICLICA NON PARLA PIU’ NESSUNO




L’ultima Enciclica del papa ha rappresentato un evento epocale. A parte il linguaggio, finalmente comprensibile, quello che colpisce sono gli argomenti: questione ambientale e questione dello sviluppo. Però, dopo una generale attenzione dei mass-media, si è fatto a gara per silenziarla.

Il motivo è semplice, il Papa mette al centro tutta una serie di tematiche che, se affrontate, metterebbero in crisi il modello che ci siamo scelto. Un modello mercantile, speculativo, odioso per la natura e per i poveri. Queste critiche, una volta, erano patrimonio di quelli che si chiamavano progressisti, oggi sembra che non abbiano nemmeno un padre putativo. Basterebbe la metà delle cose scritte nell’Enciclica per ridare una prospettiva ideale al dibattito politico. Ma tutto tace.  Brutto affare, perché quando si perdono i punti di riferimento si viaggia come cechi senza bastone. Per questo noi di iDem 2.0 abbiano deciso di pubblicare la versione integrale dell’Enciclica. Chi la vuol leggere la legga, chi si limita ai capoversi può sempre imparare qualcosa.

Per scaricarla gratuitamente in formato pdf clicca qui sotto:

FONTANELLO, PRIVATO E’ PIU’ BELLO

La casa dell’acqua nella zona Coop diventerà privata?  E con lei diventeranno privati tutti i nuovi fontanelli di acqua pubblica previsti a Castiglioni? 




CARRO ARMATO




Non vogliamo entrare nella polemica se fosse giusto o no spostare il “carrarmato” dal Piazzale Garibaldi. Quello che diciamo è che ci voleva più rispetto per il lavoro di coloro che con sacrificio, tenacia e anche qualche lira si sono sobbarcati l’onere di recuperare quel mezzo facendone una delle più originali testimonianza della seconda guerra mondiale che esistono in provincia di Arezzo.
Sarà un caso, ma una rivista specializzata ha dedicato la sua copertina al carrarmato castiglionese e tanti turisti lo utilizzavano come sfondo per le proprie foto. Oggi quel mezzo è stato letteralmente buttato via come un ferrovecchio, mestamente parcheggiato sopra due longherine di ferro senza nemmeno una protezione. Non bisogna essere dei profeti per dire che rischia di diventare, senza le dovute attenzioni, un ammasso di ferraglia preda di ogni vandalismo.


Per altro il carrarmato è andato a occupare dei posti macchina al parco del Pallio destinati ai disabili. Sono stati recuperati quei posti da qualche parte? Speriamo di sì.

L’unica cosa che desideriamo è una maggiore tutela di una traccia della nostra storia recente.  E’ chiedere troppo?

DOPO L’ESTATE ARRIVA L’AUTUNNO

Complici le vacanze estive sono sparite dai radar dei mezzi d’informazione la regione Sicilia, con annessa diatriba Crocetta-Borsellino, il comune di Roma con tutti i suoi problemi di “mafia capitale” e rimpasti di giunta, quello di Milano con l’annuncio della possibile non ricandidatura dell’attuale Sindaco che aprirebbe non pochi problemi.  Passate le ferie, statene certi, la samba riprenderà con più frastuono.


QUELLI DELLA 71


Per chi non se ne fosse accorto i rapporti politici in provincia, dopo la vittoria del centrodestra nel comune capoluogo, sono bruscamente cambiati. Qualcuno dovrebbe cominciare a fare i conti. In termini numerici il centrodestra rappresenta ormai il 40% della popolazione aretina e in termini politici conta ancora di più: Bibbiena Castiglion Fiorentino e Arezzo, “quelli della 71” come si sono autonominati, sono una realtà con la quale il centrosinistra è chiamato a confrontarsi.



PISCINE COMUNALI




Ormai la stagione dei bagni in piscina è finita ed è arrivato il momento di tirare le somme e farsi anche qualche domanda senza essere accusati di voler “sabotare” l’impianto.
Fuori della piscina comunale di Castiglion Fiorentino ha campeggiato per tutta l’estate un cartello che vietava l’ingresso con tavolini da picnic e frigobar. Comprendiamo il divieto per i tavoli ma perché vietare i frigobar? Che s’intende per frigobar? Nessuno con un po’ di sale nella zucca è così scemo da trascinarsi dietro un bancone frigorifero per cui presumiamo che il riferimento è ai frigo portatili e alle borse termiche. Se è così, non riusciamo a capire perché si proibisca ai clienti della piscina di tenere al fresco le bibite o altre vivande, obbligandoli a bere coca cole calde e a succhiare cornetti squagliati. Sarebbe interessante capire secondo quale norma, se esiste, si vieta l’ingresso di frigo portatili in un impianto pubblico e se il comune era a conoscenza di questa strana regola. Di certo una famiglia che vuole con sé bibite e gelati comprati al supermercato, magari per risparmiare qualche euro, non può farlo. Strana legge davvero.

mercoledì 16 settembre 2015

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