Il modo in cui le
persone selezionano le informazioni dovrebbe porre seri quesiti a chi, nel
rapporto con l’opinione pubblica, trova la sua ragione di esistere. Ci riferiamo
in primo luogo ai partiti politici che per quanto bistrattati, malmessi e ridotti
a simulacri si nutrono di consenso, e il consenso passa attraverso il
convincimento e quest’ultimo si struttura tramite quella che alcuni definiscono
“opinione diffusa”. Insomma le battaglie politiche prima ancora che nei luoghi
deputati, in parlamento, nei consigli regionali e comunali si combattono e si
vincono sul piano dell’informazione.
Per esempio a Castiglion
Fiorentino la “battaglia dell’aglione” desta più interesse del dibattito sulle
“aree di crisi industriale” e sul destino dell’area ex SADAM. Castiglioni non è
un’eccezione, basta leggere un po’ di cronache per capire che la qualità della discussione
ormai vola all'altezza del famoso “uccello padulo”.
Bisogna prenderne
atto, senza però arrendersi alla banalità che converte tutto in barzelletta,
perché poi alla fine le cose serie presentano sempre il conto.
Per esempio una
notizia che è passata sotto traccia è il comunicato del Comune di Castiglion
Fiorentino sulla quotazione in borsa della società ESTRA e sulla ventilata
fusione COINGAS-ESTRA.
Il comunicato dice “L'appoggio
del comune di Castiglion Fiorentino alle scelte strategiche del Comune
Capoluogo (Arezzo ndr) sulle partecipate non è né scontato né tanto meno
automatico”.
In sintesi si dichiara
il proprio accordo sull'ingresso di ESTRA in borsa mentre sul secondo punto “è
necessaria una condivisione politico-amministrativa di certe operazioni senza
le quali il comune di Castiglion Fiorentino non potrà dare il suo
consenso”.