In una calda
notte di luglio del 2007, da una nicchia del “canto di S. Antonio”, all'incrocio tra Corso Italia e via Dante, fu trafugata una statuetta della Madonna.
Un oggetto di non eccelsa qualità artistica ma che, per i Castiglionesi,
rivestiva un grande valore affettivo.
Da moltissimo
tempo, infatti, quell'immagine vegliava su uno degli snodi principali del
centro storico.
Quel furto fece
indignare tantissima gente e chi si trovava a transitare davanti a quella
nicchia vuota sentiva la mancanza di qualcosa. Così, dopo circa un anno, grazie all'interessamento dell’Amministrazione Comunale, dei commercianti e di tanti
cittadini, una scultura di marmo bianco, opera dall'artista castiglionese Enzo
Scatragli, occupò il posto di quella scomparsa. Una raffigurazione particolare
che rappresenta la vergine in dolce attesa.
Da allora sono
passati po’ di anni e intorno alla nicchia del “Canto di S. Antonio” sono iniziati a comparire, all'inizio in maniera sporadica, poi con sempre maggior frequenza
fiocchi rosa e azzurri, dediche e piccoli oggetti. Tanti ex voto di coppie che ringraziano
per la gioia di un figlio colei che una targhetta definisce “Madonna della
fertilità”.
Un fatto
spontaneo e genuino che col passare del tempo sta diventando una
tradizione.
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