Il Segretario provinciale del #Pd fa
bene a protestare contro gli episodi d’inciviltà che hanno colpito la sede
provinciale del partito: manifesti strappati, lancio di fumogeni e volantini
appiccicati sul portone. Tutto questo nel corso dell’ennesima manifestazione
contro i decreti salva-banche. In verità, se fossimo tra i risparmiatori
aretini, anche noi saremmo incazzati per la palese discriminazione tra i clienti
di #Banca Etruria e quelli del Monte dei Paschi. Due pesi e due misure non
vanno bene, ancorché le situazioni siano diverse. La verità, come hanno fatto rilevare
commentatori ben più autorevoli di noi è che nella vicenda #Monte dei Paschi è
stato fatto un bel regalo di Natale ai detentori di obbligazioni subordinate di
quell'istituto. Con il rischio concreto di premiare chi ha acquistato le
obbligazioni sul mercato secondario nei mesi scorsi, sfruttando la disperazione
dei piccoli risparmiatori o peggio premiando i gestori degli hedge fund che
questa estate hanno fatto razzia di titoli subordinati di Mps, nonostante l’investimento
apparisse privo di ogni fondamento logico.
Insomma si ricompensano i #furbetti,
ma il problema, almeno per il PD aretino è un altro.
Ed è quello di non essere stati chiari
sulla vicenda di banca Etruria, per cui questa banca dai giornali nazionali, un
po’ meno da quelli locali che conoscono i fatti, è stata catalogata come una
banca “rossa”. Ma quando mai? Basta vedere le scelte portate avanti nel corso
del tempo per capire come questa banca con il variegato mondo della economia
che gravita intorno alla sinistra c’entra come il cavolo a merenda.
Però il PD su questa vicenda si è
mosso male.