Dal 9 all’ 11 ottobre a Monteriggioni si
svolgerà lo “Slow Travel Fest (www.slowtravelfest.it), una manifestazione rivolta a tutti gli appassionati del viaggio
lento, non solo a piedi ma anche in bicicletta, a cavallo, con gli asinelli, e
con mezzi di trasporto sostenibili.
Questo Festival, cresciuto enormemente negli
ultimi anni, fa riflettere sulla nuova dimensione assunta da questo modo di viaggiare.
Non più il mordi e fuggi nella grandi città
d’arte o la frettolosa visita a un museo. In tantissimi turisti sta nascendo la
voglia di un modello diverso, più lento ma a contatto con i luoghi e con la
gente. Questo nuovo turismo che sta conoscendo un boom senza precedenti in
tutto il mondo.
Occorre dunque pensare a come intercettarlo.
Le infrastrutture sono la prima cosa.
E’ di qualche tempo fa l’annuncio del progetto integrato
tra ciclopista dell’Arno e Sentiero della Bonifica in Valdichiana. Ottima cosa.
Il Sentiero della Bonifica ha però un difetto,
è lontano dai centri più grandi. Cortona e Castiglion Fiorentino sono tagliati
fuori.
Nel caso di Cortona è stato fatto un tentativo di
avvicinamento raccordando il tratto principale con quello che porta agli scavi archeologici
del Sodo. Per Castiglion Fiorentino si potrebbero pensare altre cose.
Il comune del Cassero può vantare un percorso
ciclopedonale bellissimo: quello dei “Mulini”, inserito nel cuore della Valdichio
e con la possibilità di collegarsi con la zona della Pievuccia e del castello
di Montecchio.
Un tracciato già oggi molto utilizzato ma che diventerebbe
una vera “perla” se connesso con il Sentiero della Bonifica. A suo tempo l’amministrazione
Provinciale aveva studiato un progetto utilizzando i percorsi sulla sponda del Vingone.
Sarebbe il caso di riprendere quell’idea, magari integrandola con un itinerario
che sfrutti appieno lo “stradone” di Montecchio. E’ un’operazione che
sicuramente ha dei costi, ma niente vieta che si possa chiedere di essere
inseriti nei finanziamenti destinati alle ciclovie Toscane. Recentemente è stato finanziato il tratto di collegamento tra il
sentiero della bonifica e la ciclopista dell’Arno, per 750.000 euro.
Se questa ipotesi si realizzasse, rappresenterebbe
un fortissimo richiamo per i turisti “slow” che, dalla Valdichio, potrebbero
raggiungere il “sentiero della bonifica” e da li scegliere di proseguire verso
Chiusi o verso il Valdarno. Ne trarrebbero beneficio non solo tante attività (rent
bike, ristoranti, strutture recettive) ma tutto il territorio.
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