La gente chiede
alla politica concretezza che, tradotto in italiano, significa più fatti e meno chiacchiere. Ormai si parla da parecchio tempo della riorganizzazione del
sistema degli Enti Locali. E’ di questi giorni la proposta dell’IRPET di
rivedere il sistema dei Comuni toscani.
Per la provincia
di Arezzo si prevede la costituzione di un’area metropolitana che ricomprenderebbe
il Capoluogo più i comuni dell’hinterland, un unico comune in Valdarno, uno in Valtiberina,
uno in Casentino e lo spezzettamento della Valdichiana, con Castiglion Fiorentino
e Cortona uniti ed il resto dei comuni accorpato con un pezzo di senese.
Al di là degli indubbi
riflessi campanilistici, questa proposta è un esempio classico di studio accademico che
contraddice il principio della concretezza.
L’ipotesi dell’IRPET
può servire al massimo a scatenare i commenti ma alla fine chiunque, con un po’
di sale nella zucca, si rende conto della sua irrealizzabilità. Accorpamenti
così drastici, a nostro modesto avviso, sono inutili e il solo pensarli mostra
ormai la distanza siderale che esiste tra chi dovrebbe produrre idee e la realtà.
Se questo può andare per i filosofi teoretici,va meno bene per chi è chiamato,
come l’IRPET, a suggerire alla politica le strade migliori.
Il rapporto
cittadini territorio ne uscirebbe penalizzato, un po’ come è successo con la così detta abolizione
delle provincie: vantaggi zero, svantaggi tanti. Perché allora si continua
sulla strada di progetti irrealizzabili o che producono effetti distorti?
Prima o poi, di
fronte alla inanità, qualcuno si metterà a gridare “decidete qualcosa ma
decidete”. Ecco allora arrivare la
riforma d’autorità, magari sul modello di quella denominata “Programma
Callicrate” che in Grecia, senza tante storie, ha accorpato d’autorità comuni e
entità territoriali. Certo in Italia sarebbe più complicato ma non è detto che
qualcuno non ci pensi.
Allora non ci
sono soluzioni? Ci sono, basta smetterla
con le stupidaggini.
La soluzione non
è abolire i comuni ma accorpare le funzioni e qualche amministratore lungimirante,
sulla base di norme che già esistono, ha iniziato a farlo. I costi veri di un
comune non sono negli organi di rappresentanza politica ma nei doppioni che si creano
su territori contigui. L’efficienza e il risparmio si ottengono mettendo insieme
servizi, mezzi, personale non prevedendo un solo sindaco tra Cortona e
Castiglioni. Questa è la strada, le altre sono solo dei vicoli cechi che dopo
pochi metri finiscono contro un muro. I confini amministrativi non sono un’espressione
geografica, hanno un significato ben più profondo di una linea tracciata sulla
carta.
Giustissimo!!!!
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