giovedì 28 dicembre 2017

NIENTE PRIMARIE AD AREZZO? E ALLORA CHE SI FA CON I COLLEGI ELETTORALI CHE DIVIDONO INVECE DI UNIRE?

Non sono un patito di statuti e regolamenti, spesso sono, infatti, pensati più per ingarbugliare che per risolvere i problemi. 
Però mi piace il rispetto dei principi e uno dei valori fondanti del Pd era (ed è) quello della partecipazione di elettori e iscritti alle decisioni più importanti.
Un principio in verità poco applicato in concreto, tranne forse che nella valutazione delle candidature ai vari livelli.
Le primarie sono una caratteristica del PD che, per quanto talvolta foriere di disastri, basta pensare a quello che è accaduto in Liguria per le regionali e a Napoli per le comunali, rappresentano comunque uno strumento di scelta.

Orbene ci avviciniamo a grandi passi all’appuntamento elettorale, fissato per i primi di marzo e almeno dalle nostre parti di selezione di candidature non se ne parla proprio.
Anzi pare che di selezione delle candidature non se ne voglia discutere. Sembra che entro gennaio il quadro degli aspiranti deputati e senatori debba essere completato con buona pace della partecipazione.   
Comprendo la fretta, capisco la necessità di far presto, però a questo punto qualcuno dovrebbe spiegare con quali criteri, almeno quelli, s’intendono scegliere i futuri, possibili parlamentari.

venerdì 22 dicembre 2017

MARIA ELENA BOSCHI CANDIDATA AD AREZZO? PERCHÉ' NO?

E’ bello poter tornare a scrivere senza pesi sulla testa, con la leggerezza di chi può dire quello che vuole perché libero da condizionamenti.  
Stavolta mi va di parlare di una storia che più passa il tempo più assume contorni grotteschi. Mi riferisco alla vicenda di Maria Elena Boschi e di Banca Etruria.
Una doverosa premessa: io sono tra chi sostiene che la politica è fatta di competenza, spirito etico e una dose inevitabile di furbizia e spregiudicatezza. Per questo, in tempi non sospetti, ho sostenuto che, all’indomani del risultato del referendum costituzionale quando già v’erano segnali preoccupanti sul sistema bancario locale, la ministra Boschi avrebbe dovuto ritirarsi in buon ordine. Non per andare sotto un ponte a dormire sui cartoni ma per liberare se stessa e il PD dalla tempesta perfetta che si stava preparando.
Questo non perché avesse responsabilità precise, ma perchè nella vita pubblica la “moglie di Cesare deve essere al di sopra di ogni sospetto”.

Ma detto ciò io oggi sto con la Boschi perché è ignobile quello che sta accadendo. E’ ignobile che gente che fino all'altro giorno la venerava come la Madonna di Fatima oggi prenda le distanze come se avesse la peste, è ignobile che il PD non sia stato in grado di dettare una linea di condotta che non sia il blaterare scempio di chi, in altri tempi, al massimo avrebbe fatto il segretario di sezione.