All'ultimo Consiglio Comunale di Castiglion
Fiorentino ha partecipato l’Arcivescovo di Arezzo Monsignor Riccardo Fontana,
un incontro programmato da tempo e che aveva lo scopo di far incontrare la
massima autorità religiosa della provincia con i consiglieri comunali e gli amministratori
che, almeno in teoria, dovrebbero
rappresentare la comunità.
Una comunità che possiede molti pregi
ma che affronta anche tante difficoltà.
L’utilità di questi appuntamenti sta
nel fatto che, alla presenza di un’autorità morale come il nostro arcivescovo, possono
essere messi in chiaro i problemi del paese e le sue prospettive superando, per
una volta, il gretto municipalismo e la voglia matta, che in molti hanno, di
tenere alto il livello della tensione e dello scontro.
I resoconti della riunione ci dicono
però altre cose. Raccontano di capigruppo e amministratori che parlano, parlano
molto, senza però affrontare i nodi veri di Castiglioni.
Eppure i problemi sono
sotto gli occhi di tutti: lavoro, prospettive incerte per i giovani, integrazione,
questioni sociali. Nessuno pretende un colpo di bacchetta magica, ma quando c’è
la possibilità bisogna volare alto, non svolazzare rasoterra. L’unico a tenere la barra diritta è stato
proprio Monsignor Fontana che nel suo intervento ha allargato l’orizzonte, parlando di occupazione,
di dignità delle persone, dei dilemmi che assillano le famiglie, invitando
tutti a guardare le cose in una prospettiva che non sia solo paesana. Ci voleva
l’Arcivescovo per far si che nel consiglio comunale si parlasse di questi argomenti.
Eppure Castiglioni non è stato immune dalla crisi: aziende storiche hanno
chiuso, altre si sono ridimensionate, molte piccole imprese hanno chiuso i
battenti, ci sono persone in difficoltà. Nonostante questo gli unici problemi
per chi amministra sembrano essere l’inaugurazione di una strada, alla quale
quotidianamente vengono dedicati articoli, nemmeno fosse la transamazzonica. Qualcosa
in verità c’è: un profluvio di dichiarazioni, selfie in serie, interviste fotocopiate
e tanta supponenza. Niente di nuovo
sotto il sole, purtroppo il nostro paese è lo specchio di quello che accade in
Italia. Mentre in parlamento si litiga sul niente e la politica è diventata l’ancella
dei potenti, l’unico che alza la voce sui problemi veri della gente è Papa
Francesco.
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