giovedì 1 dicembre 2016

Riceviamo e pubblichiamo: LA VICENDA DI CASTIGLIONI INNOVA tra luci e ombre

                                                                    

La vicenda della Castiglioni Innova sembra arrivata alla fine, ma ci arriva nel modo peggiore, senza un minimo di chiarezza e soprattutto infarcita di demagogia e mezze verità. Non a caso la pratica è stata portata in tutta fretta in Consiglio Comunale per impedire alle minoranze qualunque approfondimento.
In Consiglio è stato affermato che così si “piccona” il sistema di potere del PD e si smonta un poltronifico. Sono fanfaronate, con questi atti non si piccona il PD, si piccona il buonsenso.  Possiamo perdonare il giovane consigliere che si è espresso in questi termini perchè privo di memoria storica. Chi non perdoniamo è il Sindaco che da oltre vent’anni siede in Consiglio Comunale e sa benissimo come sono andate le cose. Senza Castiglioni Innova non avremmo avuto l’urbanizzazione della zona artigianale (oltre quattro milioni d’investimenti), senza Castiglioni Innova alcune aziende sarebbero andate via da Castiglioni o  non sarebbero mai venute, senza Castiglioni Innova il Comune non avrebbe avuto a disposizione un moderno capannone per  il rimessaggio dei mezzi e delle attrezzature. In quanto al poltronifico Agnelli sa bene che nei consigli di amministrazione della Castiglioni Innova c’erano anche rappresentanti della minoranza, che lui stesso indicava, e nessuno di loro ha mai sollevato obbiezioni sull'andamento della società o sulle indennità percepite.

Ma quello che ci interessa è di ben altro tenore, tre sono le questioni che richiedono un immediato chiarimento.

La prima è che oggi il comune si vanta di risparmiare sull'affitto. E’ vero, prima il comune pagava 100.000 euro l’anno a una partecipata di cui era proprietario al 51%, quindi pagava a se stesso,  oggi paga un mutuo per la tettoia  a un Istituto di credito e un affitto per il capannone non si sa bene a chi, visto che la Castiglioni Innova verrà sciolta. Se si sommano le rate del mutuo e l’affitto il risparmio annuo è del 50% rispetto a quanto si pagava prima.  A prima vista è una buona cosa, c’è però un inghippo, il comune con l’affitto precedente, al termine di venti anni, sarebbe diventato proprietario dell’immobile. Oggi no. Una volta finiti i diciotto anni di affitto potrà riscattare il capannone però pagandolo, e non si sa nemmeno bene quanto dovrà pagare. Agnelli ha fatto il furbo spostando di 18 anni un pagamento che alla fine rischia di essere più alto. A chi giova quest’operazione? Non certo al Comune, bensì a chi diventerà proprietario del magazzino e della rimessa.
La seconda è che il Dottor Panzieri, stimato professionista e di fatto liquidatore della Castiglioni Innova, ha detto che i bilanci precedenti, approvati dai consigli di amministrazione dove sedevano anche i rappresentanti della destra, erano sbagliati. Il dottor Panzieri ha il dovere di spiegare con trasparenza di quali errori si tratta e soprattutto se, a suo avviso, ci sono stati degli illeciti. Nel qual caso è obbligato a segnalarli al Sindaco e quest’ultimo deve andare dalla Magistratura. Altrimenti si tratta solo di chiacchiere.
Terzo, il sindaco ha più volte ribadito, nel corso del Consiglio Comunale, che la Banca Valdichiana in questa operazione ci ha rimesso 700.000 euro. Siccome noi non abbiamo mai visto una banca rimetterci, quantomeno in questa misura, crediamo giusto che la banca, per una questione di correttezza, dica come stanno le cose.  Se così non fosse potrebbe nascere il sospetto che qualcosa non tornava prima, oppure non torna oggi. In questo senso attendiamo lumi. Per altro Agnelli dovrà spiegare ai cittadini il destino dei 600.000 euro pagati dal comune a Castiglioni Innova per l’affitto e che dovevano servire per riscattare il capannone. Con quest’operazione li ha buttati dalla finestra.
Su queste cose vogliamo chiarezza. E se nessuno dirà niente, sarà nostra cura informarci in tutte le sedi per poi riferirlo ai castiglionesi.

GRUPPO CONSILIARE DEMOCRATICI PER CASTIGLIONI
PARTITO DEMOCRATICO DI CASTIGLION FIORENTINO



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