martedì 6 dicembre 2016

SU CASTIGLIONI INNOVA, CHI CI HA RIMESSO LE PENNE? URGONO CHIARIMENTI SU BANCA E LIQUIDATORE

Viviamo in un’epoca strana dove si spia dal buco della serratura del Grande Fratello e quando invece novità “succulente” ci vengono spiattellate davanti le scansiamo come cacche di cane. Fino a che questo lo fanno i normali cittadini nulla questio, nessun problema ma quando quest’ omissione viene da chi, per professione, fa il procacciatore di notizie allora nascono i dubbi.
In questo caso parliamo di un comunicato del Partito Democratico di Castiglion Fiorentino, pubblicato qualche tempo fa,  che metteva in luce alcune incongruenza sulla gestione dalla vicenda della Castiglioni Innova.

Non entriamo nel merito della vicenda della liquidazione di questa società e se l’operazione messa in piedi dal comune porti dei vantaggi o meno.
Quello che ci interessa è sottolineare due cose che invece sono parecchio pese e che nessuno ha considerato.

La prima è quando il PD dice che “il Dottor Panzieri, stimato professionista e di fatto liquidatore della Castiglioni Innova, ha detto che i bilanci precedenti, approvati dai consigli di amministrazione dove sedevano anche i rappresentanti della destra, erano sbagliati. Il dottor Panzieri ha il dovere di spiegare con trasparenza di quali errori si tratta e soprattutto se, a suo avviso, ci sono stati degli illeciti. Nel qual caso è obbligato a segnalarli al Sindaco e quest’ultimo deve andare dalla Magistratura”.
Ci domandiamo:  è mai possibile che in una seduta del Consiglio Comunale si dichiari che i bilanci di una partecipata erano di fatto sbagliati e la cosa finisca a tarallucci e vino? Urge chiarezza.
Ma è il secondo quesito che ci fa rizzare ancor di più le antenne,  il PD dice “ il sindaco ha più volte ribadito, nel corso del Consiglio Comunale, che la Banca Valdichiana in questa operazione ci ha rimesso 700.000 euro. Siccome noi non abbiamo mai visto una banca rimetterci, quantomeno in questa misura, crediamo giusto che la banca, per una questione di correttezza, dica come stanno le cose.  Se così non fosse potrebbe nascere il sospetto che qualcosa non tornava prima, oppure non torna oggi.”
Qui la faccenda piglia un’altra forma. Un sindaco, non l’uomo del bar, sostiene pubblicamente che la banca tesoriera del comune in una operazione immobiliare in cui era coinvolta una partecipata del comune ci ha rimesso 700.000 euro e tutti zitti? Hanno perfettamente ragione coloro che pretendono chiarezza.  Questa decisione come è nata? Chi l’ha studiata? E soprattutto è vero che la banca ci ha rimesso? Se così fosse le cose assumono tutta un’altra dimensione.
Ma quando si tratta di andare a scavare in profondità tutti si tirano indietro. Chissà perché.


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