Viviamo in un’epoca strana dove si
spia dal buco della serratura del Grande Fratello e quando invece novità “succulente”
ci vengono spiattellate davanti le scansiamo come cacche di cane. Fino a che
questo lo fanno i normali cittadini nulla questio, nessun problema ma quando
quest’ omissione viene da chi, per professione, fa il procacciatore di notizie
allora nascono i dubbi.
In questo caso parliamo di un
comunicato del Partito Democratico di Castiglion Fiorentino, pubblicato qualche
tempo fa, che metteva in luce alcune
incongruenza sulla gestione dalla vicenda della Castiglioni Innova.
Non entriamo nel merito della vicenda
della liquidazione di questa società e se l’operazione messa in piedi dal
comune porti dei vantaggi o meno.
Quello che ci interessa è sottolineare
due cose che invece sono parecchio pese e che nessuno ha considerato.
La prima è quando il PD dice che “il
Dottor Panzieri, stimato professionista e di fatto liquidatore della
Castiglioni Innova, ha detto che i bilanci precedenti, approvati dai consigli
di amministrazione dove sedevano anche i rappresentanti della destra, erano
sbagliati. Il dottor Panzieri ha il dovere di spiegare con trasparenza di quali
errori si tratta e soprattutto se, a suo avviso, ci sono stati degli illeciti.
Nel qual caso è obbligato a segnalarli al Sindaco e quest’ultimo deve andare
dalla Magistratura”.
Ci domandiamo: è mai possibile che in una seduta del
Consiglio Comunale si dichiari che i bilanci di una partecipata erano di fatto
sbagliati e la cosa finisca a tarallucci e vino? Urge chiarezza.
Ma è il secondo quesito che ci fa
rizzare ancor di più le antenne, il PD
dice “ il sindaco ha più volte ribadito, nel corso del Consiglio Comunale, che
la Banca Valdichiana in questa operazione ci ha rimesso 700.000 euro. Siccome
noi non abbiamo mai visto una banca rimetterci, quantomeno in questa misura,
crediamo giusto che la banca, per una questione di correttezza, dica come
stanno le cose. Se così non fosse
potrebbe nascere il sospetto che qualcosa non tornava prima, oppure non torna
oggi.”
Qui la faccenda piglia un’altra forma.
Un sindaco, non l’uomo del bar, sostiene pubblicamente che la banca tesoriera
del comune in una operazione immobiliare in cui era coinvolta una partecipata
del comune ci ha rimesso 700.000 euro e tutti zitti? Hanno perfettamente ragione
coloro che pretendono chiarezza. Questa decisione
come è nata? Chi l’ha studiata? E soprattutto è vero che la banca ci ha rimesso?
Se così fosse le cose assumono tutta un’altra dimensione.
Ma quando si tratta di andare a scavare
in profondità tutti si tirano indietro. Chissà perché.
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