lunedì 3 dicembre 2018

DALL'ANDALUSIA ALLA TOSCANA UN UNICO GRIDO DI ALLARME


Da molti anni esiste un rapporto di amicizia tra la Regione Toscana e l’Andalusia. Sono comunità entrambe ricche d’arte e di cultura, terre di agricoltura fiorente e paesaggi meravigliosi. Esiste (o meglio esisteva) anche un altro elemento che le tiene (le teneva) insieme da sempre: sono  (erano)  governate da partiti della sinistra.
In realtà oggi, il quadro, almeno per l’Andalusia, sembra cambiato. Le ultime elezioni regionali ci affidano un panorama (dal punto di vista della sinistra) drammatico.
Il Partito Socialista perde di brutto e l’estrema destra conquista ben 12 seggi. Teoricamente sarebbe possibile, dopo 36 anni, una maggioranza tra conservatori e destra che ribalterebbe completamente gli equilibri istituzionali dalle parti di Siviglia.
Questa non è solo cronaca politica è un campanello di allarme su quello che potrebbe accadere in Toscana tra meno di due anni. Qualcuno potrà giudicare il paragone azzardato, non è così.

Andiamo a vedere i contenuti di questa nuova forza politica di destra che ha sconvolto gli equilibri politici andalusi. Si chiama Vox. Sul sito web si presentano come “un partito politico creato per il rinnovamento e la fortificazione della vita democratica spagnola […] Scommettiamo sui Valori, la Famiglia e la Vita. Per noi la priorità sono le persone e crediamo in un sistema basato sulla libertà, dove tutte le tasse siano ridotte il più possibile o anche eliminate”. A questo si aggiunge il programma elettorale, intitolato “100 misure di urgenza”: si propone l’eliminazione dell’assistenza sanitaria agli immigranti illegali, la cancellazione dei sussidi sociali e dell’applicazione dell’aborto negli ospedali, l’approvazione della legge di violenza di genere e la sospensione dello spazio Schengen. Ma non finisce qui, propugnano la difesa della “sovranità nazionale” dall’ingerenza di Bruxelles e il blocco all’arrivo dell’immigrazione illegale. Vogliono chiudere le moschee ed espellere dal Paese gli imam che promuovono l’Islam fondamentalista.

Io sarò pure un visionario ma ci vedo più di un’analogia con quello che succede da noi. Qui, come in Spagna I promotori di “Spagna viva” (lo slogan di Vox), puntano sul voto dei cittadini comuni, delusi e giustamente arrabbiati.
Se non ci diamo una mossa, la frana anche da noi sarà inarrestabile e invece che succede?
Il PD sembra vivere in un’altra dimensione spazio-temporale. Mentre il nostro mondo crolla, perdiamo il tempo in chiacchere, le uniche preoccupazioni sono quelle legate ai destini individuali. Lo stesso Congresso regionale si è dimostrato vuoto, privo di contenuti e attento solo agli equilibri interni. 
Piuttosto di domandarci perché siamo (mi ci metto anch’io) più antipatici della peste suina, continuiamo a ragionare come se tutto fosse uguale a dieci anni fa. Viceversa fuori dalle stanze ovattate della politica, il mondo gira come una trottola impazzita e se ne frega delle nostre discussioni. E’ brutto trovarsi faccia a faccia con il popolo e non avere risposte. Questo è il dilemma, questo è quello che ci affonda.
Dalla Toscana, terra di solida tradizione politica può arrivare una svolta, ma dobbiamo prima di tutto riconoscere i nostri errori: dagli assetti sanitari, ai rifiuti, dalla gestione del ciclo idrico alla caccia, dagli assetti istituzionali alla burocrazia. Continuiamo così, alla fine daremo una bella musata e dopo sarà troppo tardi per piangere sul latte versato.   



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