Il 9 maggio 1978 è una data maledetta:
a Roma il ritrovamento del corpo di Aldo Moro assassinato dalle BR, a Cinisi l’uccisione
di Peppino Impastato per mano della mafia.
Nomi lontani, che a qualcuno oggi
dicono ben poco, perché la storia in questo paese si dimentica in fretta ma
soprattutto non si insegna.
Aldo Moro e Peppino Impastato sono due
personaggi molto diversi per cultura, per età, per appartenenza politica.
Sono lontani ma non discordi perchè una
cosa li accomunava: la voglia di impegnarsi per una società
migliore e non è retorica visto che entrambi ci hanno rimesso la vita.
Per questo, anche se può sembrare
irrituale, mi piace ricordarli insieme.
Specialmente ora, in un momento come
questo, dove la politica, non tutta è vero, non è giusto fare di ogni erba un
fascio, sembra trasformata in uno spettacolo di burattini, dove qualcuno tira
le fila e le marionette ballano.
Specialmente ora che la politica non
ha più la P maiuscola e appare lontana anni luce dai bisogni della gente. Aldo e Peppino ognuno a modo loro sono due
esempi ed io sarò pure un ingenuo ma continuo a credere che i buoni esempi
servano sempre.
Paolo Brandi
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