Spesso, da queste pagine, siamo stati
critici sulle cadute di stile e sul decadimento dei costumi che sembrano
spazzare come un vento freddo la vita sociale delle nostre comunità.
Questa volta invece ci sentiamo di
fare un plauso a chi, nell’U.S. Castiglionese, ha preso la decisione, immaginiamo difficile,
di escludere dagli organici della società due giovani calciatori che si sono resi protagonisti di una rissa in campo
durante una partita. La sanzione è pesante ma mostra assennatezza da parte della
dirigenza che sembra aver compreso che di fronte a simili atti non si può più
sventolare la bandiera della tolleranza.
La giovane età dei protagonisti, il disagio,
le difficoltà dei nostri ragazzi sono tutte attenuanti che vanno prese in considerazione,
però a tutto c’è un limite. Quel limite che non sembra aver ben presente chi,
di fronte al degrado della vita sociale, continua a far finta di niente, riducendo
il tutto al risibile concetto di “ragazzate”.
Mai come in questi tempi si assiste a un’inusitata violenza verbale, al
vandalismo spicciolo, alla prepotenza, al bullismo, alla cattiveria nei
confronti dei più deboli, a un ritorno del razzismo.
dobbiamo gridarlo chiaro e forte che
così non si può andare avanti. Non si può andare avanti accettando, per pura
convenienza politica, le scritte naziste e antisemite, non si può andare avanti
con l’intimidazione più o meno palese di chi la pensa in maniera diversa, non
si può andare avanti perché alla fine può accadere di peggio.
In queste vicende
giocano un ruolo di non poco conto alcuni “cattivi maestri” che, al coperto del
proprio ruolo e delle proprie fortune, inducono dei ragazzini su una strada tortuosa,
piena d’incognite, in molti casi senza speranza.
Noi non parliamo casaccio, basta
vedere quello che è accaduto negli ultimi mesi nella nostra cittadina per
rendersene conto. Di fronte a questo chi
rimane inerte è un complice, non importa se poi le sue idee divergono profondamente
da chi oggi guida questo processo di abbrutimento, sempre complice rimane. Per
questo un gesto forte come quello della Castiglionese è salutare, finalmente
qualcuno ha capito che continuare a chiudere un occhio su questi atteggiamenti
non solo produce una danno di immagine, ma rischia di compromettere il futuro. Anche
quello di coloro che, oggi, sono stati protagonisti di questa pagina nera.
Proprio perchè vogliamo bene a questi ragazzi e comprendiamo le loro
difficoltà, crediamo che sia arrivata l’ora di dire basta, impedendo ai cattivi
maestri di continuare a inquinare le menti.
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