In una scuola di Moncalieri (TO), un
alunno è stato sospeso perché vendeva snack e merendine ai compagni di studi. In
questa sua attività il ragazzo ha mostrato una notevole capacità imprenditoriale,
infatti, sondava i prezzi migliori nei supermercati, e attraverso Whatsapp monitorava
i gusti della clientela. Tanto per fare un esempio, il giovane imprenditore
pagava gli snack 30 centesimi, li rivendeva a 50 mentre al distributore
automatico della scuola costavano un euro. Margini minimi ma tutti erano
contenti.
Tutti meno che le autorità, perché essere
troppo intraprendenti, può diventare un rogna perché, come spiega il preside
della scuola, “è un problema di legalità. La scuola, insieme ai saperi, alle conoscenze,
alle abilità, deve anche insegnare a questi ragazzi a essere cittadini e dunque
a rispettare le legge”».
Noi siamo rispettosi della legge, però,
francamente, non ce la sentiamo di condannare un ragazzo che s'ingegna a fare
qualche soldo vendendo merendine. Sarebbe stato parecchio peggio se avesse
venduto anfetamine, coca o coltelli a serramanico.
Ancora una volta riaffiora un vecchio
vizio italico, quello per cui, per fare qualunque cosa, ci vogliono licenze, timbri,
marche da bollo e senza questi pezzi di carta si va incontro a una censura o
anche peggio.
E’ uno dei limiti di questo nostro
paese che nessun governo riesce ad affrontare. Se la stessa cosa fosse accaduta
negli Stati Uniti, il ragazzo non sarebbe stato punito, anzi sarebbe stato incoraggiato
in questa sua vocazione. Invece da noi gli affibbiamo calci negli stinchi pur
di riaffermare che la burocrazia conta più della creatività imprenditoriale e
le regole, per quanto soffocanti come un cappio da impiccato, vanno rispettate,
il che non è sbagliato per principio, purché le regole siano semplici, chiare e
soprattutto aiutino, invece di tagliare le gambe.
In Italia, se uno vuole aprire una attività
prima paga le tasse su un guadagno che ancora non ha materialmente realizzato e
poi può partire. Assurdo. Inutile allora esaltare la fantasia del popolo
italico quando i nostri imprenditori portano un fardello doppio rispetto ai
concorrenti. Immaginare cosa sarebbe il “belpaese” se ci fossero meno regole e un
credito che davvero sostenesse i progetti. Diverrebbe davvero un giardino delle
idee.
Per finire è bene ricordare che se in America
vigessero le nostre leggi non sarebbe stato possibile costruire una delle più
grandi imprese del mondo a partire da un garage e forse, la rivoluzione informatica,
non ci sarebbe mai stata.
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