venerdì 25 novembre 2016

Riceviamo e pubblichiamo: PER UN TITOLO DI GIORNALE VENDEREBBERO L' ANIMA (IL COMUNE ESCE DALL’ ANCI)

Gli attuali amministratori stanno trascinando Castiglioni su di un binario morto, di fatto non c’è un’idea di come portare avanti lo sviluppo del paese, si limitano a portare avanti o ricopiare i progetti delle Amministrazioni precedenti. Le uniche iniziative sono state la vendita del Serristori e quella del capannone di Castiglioni Innova. In compenso sono tantoattivi sul piano dell’immagine. Adesso ne hanno inventata un’altra: quella di uscire dall’ANCI, cioè dall'Associazione dei Comuni Italiani. Probabilmente pochi castiglionesi sanno di cosa si tratta. L’Anci è stata fondata nel lontano 1901 e tra i suoi fondatori si possono ricordare Don Luigi Sturzo e Turati.
 
Di fatto a cosa serve? Serve a rappresentare in sede nazionale gli interessi dei comuni, a prestare consulenza su svariati campi dell’amministrazione, a risolvere le problematiche che riguardano i dipendenti e a promuovere iniziative di educazione civica. Come molte associazioni anche l’ANCI avrebbe bisogno di essere riformata, per esempio ci sarebbero da eliminare tanti sprechi, ma da questo a chiamarsi fuori ce ne corre. 
Con quest’atto, portato avanti fino a oggi solo dai comuni di fede leghista, il sindaco Agnelli forse vuole, ancora una volta, conquistare le pagine dei giornali, seguendo il vecchio detto “nella stupidità è meglio sembrare che essere”. E lui di stupidità ne ha dette tante, pur di finire in prima pagina: dagli immigrati, alle unioni civili, dai crocefissi nelle scuole alle vacche chianine. 

Questa volta però rischia di andare oltre, perché non solo offende la storia, Castiglioni fu nel 1901 tra i primi soci dell’Anci ma fa un danno al comune. Uscire dall’ANCI significherebbe, per gli uffici e i tecnici del comune, perdere molte opportunità di consulenza, tutela sugli atti e conoscenze specifiche. 
E non ci vengano a raccontare che così si risparmiano i 3.000 euro d’iscrizione, solo per aderire alle “città dell’olio” se ne sono spesi 2.000, per non parlare di tutte le associazioni a cui dall'inizio della legislatura si è deciso di iscriversi. Se poi, invece, fosse vera la notizia per cui Agnelli & C., con la minaccia di andarsene, intendono strappare qualche poltroncina nel consiglio dell’ANCI, sarebbe un fatto grave. Non si può utilizzare il Comune per i propri giochi personali.
PARTITO DEMOCRATICO DI CASTIGLION FIORENTINO


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