In uno degli ultimi consigli comunali
di Castiglion Fiorentino è stato deciso di destinare 90.000 euro per la
redazione di alcuni progetti. E’ una buona cosa che l’amministrazione voglia dotarsi di un “parco
progetti”. Infatti, nel caso si presenti l’opportunità di concorrere per
finanziamenti regionali, nazionali o europei il grosso del lavoro sarebbe
fatto. Ma la cosa curiosa, in questa vicenda, è che si destina una bella somma
per progetti ma non si dice, almeno ufficialmente, di quali opere si
tratti.
E qui scatta quella che noi chiamiamo
la sindrome del “ficcanaso”. Da voci raccolte in giro pare che due siano i
progetti sui quali l’attuale amministrazione intende puntare: la realizzazione
di un nuovo polo scolastico e la ristrutturazione dei macelli.
Mentre per la prima si capisce dove si
va a parare, per la seconda c’è da dissolvere un po’ di nebbia. Ristrutturare i
macelli per fare cosa?
Pare che l’idea di realizzarci un
mercato coperto, con tanto di mostra dei prodotti tipici, sbandierata in campagna
elettorale, sia già passata nel dimenticatoio e invece venga avanti un’altra
ipotesi, quella di risistemare il vecchio mattatoio per trasferirci la biblioteca.
Se così fosse sarebbe una bestemmia,
lo diciamo senza spirito polemico ma prendendo atto della
situazione attuale.
Ci domandiamo: è mai possibile spendere
centinaia di migliaia di euro (perché un conto è il progetto, un conto sono i
lavori) per dare una nuova casa alla biblioteca, cioè per realizzare un
servizio che già esiste?
Capiremmo la necessità se la
biblioteca comunale fosse confinata in uno scantinato, invece ha sede in uno
dei palazzi più prestigiosi di Castiglioni: l’ex Palazzo Pretorio. Un’ubicazione
bellissima che fa parte di una cittadella della cultura che tutti ci invidiano
e che ricomprende area del Cassero, scavi archeologici, museo archeologico, pinacoteca,
archivio. Perché trasferirla al Parterre?
Forse perchè più facilmente
accessibile. Noi crediamo che chi va in biblioteca, purtroppo gli utenti sono notevolmente calati
e non per colpa della ubicazione, ci va non perché obbligato, ma perchè ha un
interesse preciso e quindi non gli fa scomodo fare cento metri in più.
Per altro una soluzione di questo tipo
sarebbe un impoverimento del centro storico, togliendo un servizio da dentro le
mura del paese.
Cosa ne pensano residenti? Cosa ne
pensano i commercianti? Ma soprattutto cosa ne pensano i castiglionesi tutti? Di
fronte a una cosa di questo tipo nasce il ragionevole dubbio che qualcuno, pur di
dimostrare inventiva, capacità e doti manageriali intenda inventarsi la ristrutturazione di un palazzo
per uno servizio che già esiste. Ai macelli possono essere fatte un sacco di
cose ma per favore la biblioteca lasciatela dov'è.
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