martedì 15 novembre 2016

CASTIGLION FIORENTINO, UN GRANDE CENTRO STORICO


La presidente di Montecitorio Laura Boldrini, parlando a Milano agli abitanti di piazzetta Capuana, ex roccaforte dello spaccio, ha affermato che per risanare il degrado dei territori, in questo caso si riferiva alle periferie delle grandi città, occorre “valorizzare  il protagonismo dei residenti e delle iniziative di cittadinanza attiva”.
A parte il politichese, che non andrebbe più usato perché sa di presa in giro, il concetto di fondo è condivisibile. La Boldrini in verità non ha detto niente di nuovo, è da tempo che viene affermato, in svariate sedi,  che la gente, gli abitanti debbano riappropriarsi delle città e dei paesi.  I nemici da combattere sono tanti: nelle grandi città lo spaccio, la delinquenza, da noi il piccolo vandalismo e l’abbandono.

Certamente Castiglion Fiorentino è imparagonabile al quartiere di una grande città, però anche da noi si assiste a una lenta decadenza, a un costante degrado in particolare della parte più antica del paese.
 Rimediare a questo stato di cose è impresa titanica perché si scontra con una tendenza ultra decennale che ha visto la residenza spostarsi, le attività commerciali languire e il disperdersi di punti di riferimento.
Di fronte a questa situazione occorrerebbe qualcosa di diverso che non i pannicelli caldi di qualche sovvenzione alle attività economiche, oppure manifestazioni che fanno vivere per qualche ora le vecchie mura ma poi lasciano tutto inalterato. Ci vuole anche quello ma non basta.   
Ecco dunque che si riaffaccia la necessità del protagonismo dei residenti in grado di buttare sul piatto delle bilancia idee e progetti.
Noi siamo convinti che il centro storico di Castiglioni possa avere un grande futuro purchè si mettano in cantiere iniziative capaci di incidere, da ora per gli anni a venire, sulla qualità della vita delle persone che vi abitano e al contempo valorizzare tutte le sue eccezionali peculiarità.
C’è però da sacrificare qualcosa. Per esempio sarebbe da eliminare una rigidità eccessiva sul divieto di transito nei mesi invernali, inutile e per certi versi dannosa, mentre sarebbe da trasformare il centro storico in un’oasi di vivibilità nei mesi primaverili ed estivi, recuperando le piazze al loro uso naturale, che non è quello di parcheggi ma quello dell’incontro, rivitalizzando i fondi sfitti e degradati che ledono, come cicatrici, l’immagine del paese ma soprattutto, lo ripetiamo valorizzando al meglio le nostre originalità.
Nessun paese in Valdichiana ha, per esempio, un affaccio stupendo come quello delle Logge così dette vasariane di piazza del Comune, nessun paese ha un’area come quella del Cassero che si presta a un milione d’iniziative, nessun paese ha ancora vicoli perfettamente conservati come la zona della Badiola o quelli che scendono verso porta Romana, a partire da S. Lazzo. Nessun paese potrebbe vantare un itinerario storico/culturale, fatto di palazzi, chiese e monumenti che da porta Fiorentina arriva fino a Porta Romana, attraversando cioè tutto il paese. 
Cose da fare impazzire un turista. Insomma bisogna darsi da fare perché questo nostro paese merita ben altro che non un mediocre ritornello cantato da interpreti scadenti.


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