giovedì 18 agosto 2016

Riceviamo e pubblichiamo: CHE CE FREGA DER BENIGNI, NOI C'AVEMO ASSAYAS

                            
Il Sindaco Agnelli non perde occasione pur di apparire. L’ultima sparata l’ha fatta nella circostanza della visita a Castiglion Fiorentino del grande regista francese Oliver Assayas.
Invece di valorizzare nel migliore dei modi questo incontro, l’ha sfruttato per avviare un’assurda polemica con un altro famoso uomo di cinema, Roberto Benigni.
 
Memore forse di vecchi slogan calcistici, materia della quale pare sia esperto, il Sindaco ha riesumato un motto romanista che diceva “Che ce frega der cileno (Salas), noi c'avemo Totti gol". Lui, per non essere da meno, s’è inventato “CHE CE FREGA DER BENIGNI, NOI C'AVEMO ASSAYAS”.

La scomunica, per il regista de “La vita è bella”, deriva da fatto che quest’ultimo non ha partecipato alla così detta “inaugurazione” del Teatro Comunale, avvenuta l’anno passato.
Non stiamo a sindacare del perché Benigni non sia venuto, avrà avuto i suoi motivi.  Noi ne suggeriamo uno, forse il “Roberto nazionale” ha una memoria migliore del Sindaco Agnelli e si è  ricordato che il Teatro di Castiglioni era già stato inaugurato nel 2000. Cioè ben sedici anni fa, Agnelli, già allora Consigliere Comunale, era presente in un palco al pari degli altri amministratori, e dunque quella dell’attuale Amministrazione Comunale è stata una “inaugurazione” fasulla, fatta e beneficio dei social media e degli  smemorati. Ma, a parte le battute, ciò che rende questa vicenda grottesca è che la visita di un personaggio come Assayas passi in secondo piano rispetto a una polemica provinciale, innescata dal Sindaco unicamente per prendersi l’ennesimo  titolo sui giornali.
In compenso ci fa piacere che Agnelli, da grande conoscitore del cinema di oltralpe, dichiari che Assayas è il suo regista preferito. Chissà se il signor Assayas potrebbe dire lo stesso di Agnelli. Forse il regista francese non sa degli atteggiamenti intolleranti del Sindaco di Castiglioni, non conosce la sua omofobia, sa poco dello spirito reazionario che lo anima, non è informato della faziosità che gli ha fatto guadagnare il sostegno di quella destra estrema che sconfina nel neo-nazismo. E’ vero che queste cose oggi per l’opinione comune contano poco, però siamo certi che  per un uomo di cultura come il signor Assayas valgano ancora qualcosa.

 PD CASTIGLION FIORENTINO

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