Il Sindaco Agnelli non perde occasione pur di
apparire. L’ultima sparata l’ha fatta nella circostanza della visita a
Castiglion Fiorentino del grande regista francese Oliver Assayas.
Invece di valorizzare nel migliore dei modi questo
incontro, l’ha sfruttato per avviare un’assurda polemica con un altro famoso
uomo di cinema, Roberto Benigni.
Memore forse di vecchi slogan calcistici, materia
della quale pare sia esperto, il Sindaco ha riesumato un motto romanista che
diceva “Che ce frega der cileno (Salas), noi c'avemo Totti gol". Lui, per
non essere da meno, s’è inventato “CHE CE FREGA DER BENIGNI, NOI C'AVEMO
ASSAYAS”.
La scomunica, per il regista de “La vita è bella”,
deriva da fatto che quest’ultimo non ha partecipato alla così detta
“inaugurazione” del Teatro Comunale, avvenuta l’anno passato.
Non stiamo a sindacare del perché Benigni non sia
venuto, avrà avuto i suoi motivi. Noi ne
suggeriamo uno, forse il “Roberto nazionale” ha una memoria migliore del
Sindaco Agnelli e si è ricordato che il
Teatro di Castiglioni era già stato inaugurato nel 2000. Cioè ben sedici anni
fa, Agnelli, già allora Consigliere Comunale, era presente in un palco al pari
degli altri amministratori, e dunque quella dell’attuale Amministrazione
Comunale è stata una “inaugurazione” fasulla, fatta e beneficio dei social
media e degli smemorati. Ma, a parte le
battute, ciò che rende questa vicenda grottesca è che la visita di un personaggio
come Assayas passi in secondo piano rispetto a una polemica provinciale,
innescata dal Sindaco unicamente per prendersi l’ennesimo titolo sui giornali.
In compenso ci fa piacere che Agnelli, da grande
conoscitore del cinema di oltralpe, dichiari che Assayas è il suo regista
preferito. Chissà se il signor Assayas potrebbe dire lo stesso di Agnelli.
Forse il regista francese non sa degli atteggiamenti intolleranti del Sindaco
di Castiglioni, non conosce la sua omofobia, sa poco dello spirito reazionario che
lo anima, non è informato della faziosità che gli ha fatto guadagnare il
sostegno di quella destra estrema che sconfina nel neo-nazismo. E’ vero che
queste cose oggi per l’opinione comune contano poco, però siamo
certi che per un uomo di cultura come il
signor Assayas valgano ancora qualcosa.
PD CASTIGLION
FIORENTINO
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