martedì 28 giugno 2016

VECCHIO OSPEDALE DI CASTIGLIONI, NE VOGLIAMO PARLARE?

A gennaio avevamo scritto un articolo dove ponevamo l’accento sul fatto che, nella totale indifferenza, si stava procedendo alla vendita di uno degli edifici storici più importanti di Castiglioni: il vecchio ospedale di Piazza S. Agostino.  
Da allora sono passati quasi sei mesi e ancora non si sa niente. Il sindaco, interrogato in merito, ha detto di non saperne nulla, ma quello che però ci lascia perplessi è che si continui a stare zitti senza intervenire su una vicenda che potrebbe “svoltare” in senso positivo il destino di zone come S. Agostino e porta Romana.

All'indomani dell’annuncio della vendita, la Regione Toscana ha, infatti, dichiarato che “utilizzeremo l'eventuale ricavato per investire nella sanità, nell'assetto idrogeologico, in opere pubbliche, in cultura" aggiungendo che “intendiamo discutere con i Comuni della destinazione d'uso degli immobili".
Ottimo e allora discutiamone.
Come comunità dobbiamo avere il coraggio di “rompere le scatole” chiedendo che l’immobile rimanga pubblico presentando un progetto che preveda un uso  scolastico e una destinazione a strutture culturali. Si potrebbe per esempio decidere di trasferirci alcune scuole che oggi soffrono per mancanza di spazi e carenze strutturali, tanto più che il comune annuncia in bilancio un investimento di 3 milioni di euro in edilizia scolastica. Meglio sarebbe impegnare quei denari nel vecchio ospedale invece di fare scuole nuove fuori dal centro. Il vantaggio sarebbe triplo: mantenere gli studenti dentro le mura del paese, favorire una zona svantaggiata come Porta Romana e conservare alla proprietà pubblica un edificio di grande importanza storica. Tra l’altro l’immobile in questione avrebbe anche una felice posizione logistica con un doppio accesso da piazza S. Agostino e da via Trieste.

Alle scuole, vista la grandezza della struttura, potrebbe aggiungersi una sezione della biblioteca che logisticamente è messa proprio male. Insomma d’idee se ne possono tirare fuori parecchie, cominciando anche a discutere del destino della Chiesa di S. Agostino. Si può fare tutto ma non rimanere fermi aspettando la “manna dal cielo”.  

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