giovedì 5 maggio 2016

CASTIGLIONI: QUELLE ORRENDE SCRITTE CHE NESSUNO VUOL CANCELLARE

Il 5 maggio si celebra l’anniversario della liberazione del campo di concentramento di Mauthausen da parte delle truppe americane.
Mauthausen, con Aushwitz e Dachau, rappresenta, nella geografia dell’orrore, una delle tappe principali. E’ stato calcolato che dietro ai suoi fili spinati siano stati deportati in 200mila. Uomini, donne, anziani e bambini di differenti nazionalità: oppositori politici, persone perseguitate per motivi religiosi, omosessuali, ebrei, zingari, prigionieri di guerra. La metà di essi fu uccisa, o morì a causa delle inumane condizioni di vita e di lavoro. Su quella collina dell’Oberdonau in Alta Austria, i deportati conobbero l’orrore dei forni crematori, la morte con il lavoro, nelle camere a gas.


Purtroppo su queste vicende è sceso un colpevole oblio, “il peggior nemico della tragedia dell’Olocausto” come diceva Simon Wiesenthal e stanno venendo meno gli anticorpi contro i germi della violenza, contro la rimozione e il revisionismo.
Oggi quotidianamente ci scontriamo contro un muro di gomma che si chiama indifferenza, inettitudine, pressappochismo.
 Abbiamo segnalato che all'ingresso di Castiglion Fiorentino, sono fiorite scritte antisemite, dove il nome di Anna Frank è utilizzato come un’offesa. Avevamo anche chiesto che quelle parole venissero  cancellate. Fino a ieri, chi doveva intervenire non ha mosso un dito, mostrando un menefreghismo che appare, alla luce della memoria di quegli antichi fatti, un atto di ignoranza e complicità con chi vorrebbe distruggere financo il ricordo dell’orrore.
Purtroppo oggi chi guida la cosa pubblica fa sfoggio di un cinismo impressionante, si confonde il governare con il comandare e quindi ci si sente legittimati a fottersene di tutto e di tutti.
L’unica cosa che interessa è l’ apparire, mostrare la faccia sorridente e nulla più.
Questa è la realtà. Se le autorità non intendono muoversi per ripulire la vergogna di quella scritta toccherà ai cittadini farlo. 



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