Circa un anno fa, esattamente il 2 maggio del 2015,
fu annunciato che #Castiglion Fiorentino era in lizza per il #Marchio del Patrimonio Europeo: "European heritage label”, un
riconoscimento prestigioso che si propone di evidenziare i siti che simbolizzano
l'integrazione, gli ideali e la storia dell'unione europea. Il progetto,
presentato da Castiglioni, ruotava intorno alla figura di #Fra Mansueto, il francescano
che a cavallo tra duecento e trecento viaggiò tra le corti d’Europa per riportare
pace e unità in un mondo cristiano profondamente diviso.
Al messaggio fu
data correttamente grande enfasi. Su questo premio vennero organizzate
conferenze stampa e approntati un bel po’ di lanci su giornali, TV e social.
Tutto giusto, non è cosa da poco arrivare a una finale europea. E’ chiaro che
in caso di vittoria il nome di Castiglion Fiorentino volerebbe ben oltre i
confini nazionali, mostrando all'intera Europa le grandi potenzialità del paese
e del suo territorio. Anche noi siamo convinti che un premio tanto prestigioso
è un bel biglietto da visita per turisti e operatori economici. Secondo le
notizie riportate dagli organi di stampa entro
il 2015 il panel europeo (una commissione di studiosi che esamineranno i
progetti) avrebbe dovuto valutare le candidature e quindi nei primi mesi del 2016 avremmo
dovuto conoscere i risultati. Dagli elenchi pubblicati pare però che
Castiglioni non sia compreso.
Il
marchio del patrimonio europeo è stato assegnato al sito preistorico
Neanderthal e al museo di Krapina (Croazia), al castello dei Premislidi e al
museo arcidiocesano di Olomouc (Repubblica Ceca), al promontorio di Sagres
(Portogallo), al palazzo imperiale (Austria), al complesso storico
dell’Università di Tartu (Estonia), all’Accademia di musica Franz Liszt
(Ungheria), al Mundaneum (Belgio), al cimitero n. 123 del fronte orientale
della Prima guerra mondiale (Polonia) e al quartiere europeo di Strasburgo
(Francia).
Dov’è
finita l’Italia? Cosa diavolo è successo?
Da
com’era stata presentata la candidatura, sembrava che l’ingresso nel lotto dei
vincitori fosse cosa fatta. Certo nella vita si può vincere e si può perdere, e
non è certo colpa di nessuno se una commissione europea sceglie diversamente da
quanto auspicato. Noi speriamo vivamente che ancora Castiglioni possa dire la
sua e questo sia solo un elenco provvisorio.
Però,
in nome della tanto invocata #trasparenza, sarebbe bene che queste notizie venissero
fatte conoscere. Altrimenti rimane il dubbio, solo il dubbio ben inteso, che su
questi argomenti si faccia un gran can-can poi, quando le cose non funzionano,
si metta il silenziatore, tanto l’obiettivo di facciata è stato in ogni caso
raggiunto.
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