giovedì 7 aprile 2016

SI SCOPRON LE TOMBE.....LA DESTRA ESTREMA AL GOVERNO LOCALE

“Si scopron le tombe si levano i morti….” diceva la canzone di Garibaldi, da quel che vediamo sembra proprio che questa profezia si stia avverando. Cerchiamo di essere chiari: la destra estrema, fino ad oggi confinata, e lo diciamo senza offesa, negli avelli della politica, sta guadagnando posizioni anche nella nostra provincia.

Due esempi, ma grattando ne potrebbero venir fuori anche altri: ad Arezzo un Consigliere della Lega è passato al Fronte Nazionale, ma non per questo cambiano le sue convinzioni “Il mio rapporto con il Sindaco è sempre stato ottimo, e continuerà ad esserlo. Quando ho deciso di candidarmi ho abbracciato il progetto di Alessandro Ghinelli e lo appoggerò fino all'ultimo”.
A Castiglion Fiorentino ormai da qualche anno Casa Pound ha una rappresentanza  nella maggioranza che sorregge il comune.

Noi non siamo tra quelli preoccupati di questa escalation, anzi a dirla tutta preferiamo gente che dice con chiarezza come la pensa rispetto a quelli che si dichiarano “al servizio” di una scelta civica e poi fanno bellamente i propri interessi.  Gli ideali, per quanto non sempre condivisibili, sono tutti da rispettare.
Quello che però ci lascia perplessi è che queste presenze, fino a qualche anno fa considerate “innaturali” rispetto al quadro politico, non siano oggetto di un minimo di analisi.
Insomma se forze estreme riescono a trovare rappresentanza in assemblee elettive qualcosa vorrà pur dire. Detto in altre parole può essere che quelle persone e le idee che rappresentano non siano poi così “estranee” al contesto sociale ed economico e rispecchino una questione con la quale confrontarsi, senza pregiudizi e senza paure.
La crisi economica, l’immigrazione incontrollata, lo scollamento sociale, la difficoltà a rappresentarsi in un ceto politico che per quanto rottamante presenta gli stessi vizi di quello vecchio, sono tutti elementi sui quali prospera la protestata e attecchisce l’aspetto “più sociale” della destra.
 E’ in atto un cambiamento radicale e la risposta, che poteva andar bene vent'anni fa, non può essere un’omologazione della politica e in particolare del centro sinistra ai valori del liberismo mercantile. Va  bene scolorire, va bene perdere alcuni connotati ideologici ma da questo a trasformarsi in un minestrone ce ne corre parecchio.
Senza idee e soprattutto senza valori non si va da nessuna parte. Il problema semmai è un altro nel PD (inteso come modello di un centro sinistra moderno e moderato),anche se nessuno trova il coraggio di dirlo, non c’è comunanza di valori, di idee e di vedute. Anzi in molti casi non ci sono proprio. Questo è il punto. E dunque non ci si può lamentare se questo vuoto viene  riempito da idee sbagliate che però conservano una loro forza interiore. Siamo convinti che alla fine l’estremismo non sarà mai maggioranza, però può diventare un elemento numerico di tenuta delle maggioranze, cosa che, almeno dalle nostre parti, non era mai accaduta.


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