“Si
scopron le tombe si levano i morti….” diceva la canzone di Garibaldi, da quel
che vediamo sembra proprio che questa profezia si stia avverando. Cerchiamo di
essere chiari: la destra estrema, fino ad oggi confinata, e lo diciamo senza
offesa, negli avelli della politica, sta guadagnando posizioni anche nella
nostra provincia.
Due
esempi, ma grattando ne potrebbero venir fuori anche altri: ad Arezzo un Consigliere
della Lega è passato al Fronte Nazionale, ma non per questo cambiano le sue
convinzioni “Il mio rapporto con il Sindaco è sempre stato ottimo, e continuerà
ad esserlo. Quando ho deciso di candidarmi ho abbracciato il progetto di
Alessandro Ghinelli e lo appoggerò fino all'ultimo”.
A
Castiglion Fiorentino ormai da qualche anno Casa Pound ha una rappresentanza nella maggioranza che sorregge il comune.
Noi
non siamo tra quelli preoccupati di questa escalation, anzi a dirla tutta
preferiamo gente che dice con chiarezza come la pensa rispetto a quelli che si
dichiarano “al servizio” di una scelta civica e poi fanno bellamente i propri
interessi. Gli ideali, per quanto non
sempre condivisibili, sono tutti da rispettare.
Quello
che però ci lascia perplessi è che queste presenze, fino a qualche anno fa
considerate “innaturali” rispetto al quadro politico, non siano oggetto di un
minimo di analisi.
Insomma
se forze estreme riescono a trovare rappresentanza in assemblee elettive
qualcosa vorrà pur dire. Detto in altre parole può essere che quelle persone e
le idee che rappresentano non siano poi così “estranee” al contesto sociale ed
economico e rispecchino una questione con la quale confrontarsi, senza pregiudizi
e senza paure.
La
crisi economica, l’immigrazione incontrollata, lo scollamento sociale, la
difficoltà a rappresentarsi in un ceto politico che per quanto rottamante presenta
gli stessi vizi di quello vecchio, sono tutti elementi sui quali prospera la protestata
e attecchisce l’aspetto “più sociale” della destra.
E’ in atto un cambiamento radicale e la risposta,
che poteva andar bene vent'anni fa, non può essere un’omologazione della
politica e in particolare del centro sinistra ai valori del liberismo
mercantile. Va bene scolorire, va bene perdere
alcuni connotati ideologici ma da questo a trasformarsi in un minestrone ce ne
corre parecchio.
Senza
idee e soprattutto senza valori non si va da nessuna parte. Il problema semmai
è un altro nel PD (inteso come modello di un centro sinistra moderno e moderato),anche
se nessuno trova il coraggio di dirlo, non c’è comunanza di valori, di idee e
di vedute. Anzi in molti casi non ci sono proprio. Questo è il punto. E dunque
non ci si può lamentare se questo vuoto viene riempito da idee sbagliate che però conservano
una loro forza interiore. Siamo convinti che alla fine l’estremismo non sarà
mai maggioranza, però può diventare un elemento numerico di tenuta delle
maggioranze, cosa che, almeno dalle nostre parti, non era mai accaduta.
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