Qualcosa si muove su fronte della
riconversione dell’area ex SADAM. Bocciato il progetto della centrale a
biomasse rimangono aperti tutti i
problemi : sviluppo, ricollocazione dei lavoratori, creazione di nuovi posti di
lavoro, destino dell’area industriale. Abbiamo già detto che Castiglion
Fiorentino ha perso molto con la chiusura dello zuccherificio, imposta dalla
U.E., e solo chi ha la memoria corta ha dimenticato quanta occupazione e
ricchezza produceva lo stabilimento saccarifero non solo per Castiglion fiorentino ma per tutta la
Valdichiana.
Oggi arriva la proposta della CGIL di realizzare una azienda di trasformazione
dei prodotti agricoli: succhi di frutta e verdura.
Ogni idea è buona purché sia fattibile e
soprattutto sia in grado di creare lavoro e crescita in un territorio che ha
visto gradualmente perdersi la sua vocazione industriale.
Come Partito Democratico è ormai da tempo
che auspichiamo un impegno serio su questi argomenti: legare agricoltura e
industria è il futuro della Valdichiana ma i buoni propositi da soli non
bastano. Non è sufficiente dire vogliamo
una industria di trasformazione per
vedere nascere uno stabilimento con dentro tanti occupati ed in grado di
dare risposte ai coltivatori.
Per un progetto di trasformazione delle
derrate agricole, che siano frutta o verdura, che non sono proprio la stessa
cosa perché hanno bisogno di tecnologie diverse, occorre costruire una filiera
che vada dai produttori fino alla distribuzione. A oggi, per quello che ne
sappiamo, siamo ancora indietro. Occorre inoltre capire se le produzioni della
Valdichiana, per come sono organizzate, siano in grado di sostenere un progetto
industriale. L’arrivo dell’acqua di Montedoglio in questo senso è una spinta in
più ma forse da sola non basta. Terzo dobbiamo capire quali convenienze avrebbe
un imprenditore a realizzare una fabbrica dalle nostre parti: ci sono
condizioni ottimali legate all'energia e al calore? Ci sono infrastrutture
logistiche? Esistono incentivi di sostegno regionali, nazionali, europei?
E’ facile lanciare delle idee ma poi
occorre dargli le gambe per camminare.
Per questo occorre aprire immediatamente
un tavolo che veda coinvolti enti locali e imprese interessate allo sviluppo
della nostra vallata, un tavolo coordinato dalla Regione visto che il problema
“zuccherificio” è da sempre un problema regionale, intorno cui prendano posto i
comuni, i sindacati e quei gruppi importanti
da Maccaferri a Bonifiche Ferraresi fino a Aboca che dicono di credere nel futuro
della vallata.
Visto che i comuni sono stati uniti nel
definire la Valdichiana come soggetto unico nella battaglia contro la centrale
adesso hanno l’obbligo di trovare una soluzione altrimenti il percorso si ferma
a metà. Un progetto così importante non
può infatti rimanere legato ad un rapporto personale tra il Sindaco di
Castiglion Fiorentino e il gruppo Maccaferri e con l’immobiliare che gestisce i
beni della ex Sadam.
Per altro rispetto all'area dello Zuccherificio,
indicata negli strumenti urbanistici come strategica, non siamo d’accordo che
venga di nuovo trasformata in un’area industriale. Mancano le strade, è a
ridosso di frazioni importanti, è a poca distanza dal centro storico, quell'area deve avere un destino diverso.
PARTITO DEMOCRATICO DI
CASTIGLION FIORENTINO
Nessun commento:
Posta un commento