Come ogni anno il
25 aprile si celebrerà la ricorrenza della “Liberazione”. Abbiamo già detto che
sarebbe opportuno, per coerenza e serietà, che coloro che non si riconoscono nelle
idee della resistenza se ne stessero tranquillamente a casa, senza annacquare
questa festa con inutili orpelli, giusto per rendersela digeribile.
Ma di questo
abbiamo già detto.
Quello di cui
vogliamo parlare oggi è di un pezzo di storia dimenticata e che invece
meriterebbe di non finire negli scrigni della memoria.
In pochi sanno che a
Castiglion Fiorentino, oltre alle numerose vittime dei bombardamenti americani,
ai caduti per mano tedesca come Gabriella De Rosè e Dante Brocchi, ci furono
anche cinque partigiani fucilati dai nazisti.
Di loro non si rammenta
nessuno.
Due, Sabatino
Capacci e Giulio Rossi, entrambi ventenni, furono catturati a Favalto e
fucilati i primi di luglio nella zona della Noceta. Gli altri tre: Artuto Bartolini, Luigi Gnerucci
e Luigi Guerri furono assassinati il 30 giugno del ‘44 lungo la via che porta
al Santuario del Bagno.
Vogliamo ricordarli
affinché la loro memoria non vada perduta e perché il loro sacrificio torni a
far parte della storia di Castiglioni.
Nessun commento:
Posta un commento