giovedì 10 marzo 2016

VALDICHIANA E DEMOGRAFIA. IL TERMOMETRO SEGNA FEBBRE


Qualche tempo fa avevamo riportato la notizia che dal 2011 al 2015 c’era stato a Castiglion Fiorentino un calo della popolazione residente di circa 400 unità. Per noi non era una buona notizia, anche se qualche “furbacchione” aveva commentato: “Tanto sono tutti stranieri….”.
A parte il fatto che una analisi dei numeri ci dice che dentro quei 400 ci sono 200 italiani, quello che ci si ostina a non capire è che anche gli stranieri hanno una bocca, sentono il freddo e un tetto sopra la testa lo devono avere.  Quando spariscono centinaia di persone non è positivo per l’economia locale, perché bene o male tutta quella gente  consuma, spenda, paga affitti e compra vestiti.

Quella notizia ci ha spinto a fare una piccola indagine in Valdichiana e abbiamo scoperto che dal 2011 al 2015 la situazione, divisa per comune è stata questa:
Cortona ha perso 500 residenti
Castiglion Fiorentino ha perso 400 residenti
Lucignano ha perso 108 residenti
Foiano ne ha acquisiti 145
Marciano ne ha acquisiti 53.

Tra somme e sottrazioni vien fuori che il saldo negativo in Valdichiana è stato dal 2011 a oggi di 810 persone.  Sarebbe interessante comprendere le dinamiche che hanno portato Foiano e Marciano ad aumentare i residenti mentre negli altri tre comuni si è assistito ad un calo. Dipende dal costo delle case? Da maggiori opportunità di lavoro? Da un’immigrazione dai comuni limitrofi? Non lo sappiamo, prendiamo atto però che complessivamente la nostra vallata perde abitanti.
Quindi il problema esiste e ci dice che forse è arrivato il momento di pensare un po’ più in grande, a strategie comuni di area che riguardino i molteplici aspetti della vita di un territorio.
I protocolli firmati dai comuni, di cui ancora in verità non si vedono grandi effetti, hanno riguardato principalmente cultura e turismo. Sono settori importanti ma quella che manca è un’idea comune di sviluppo, “ognun per se e Dio per tutti” è il motto che circola dalle nostre parti. Così facendo non si va da nessuna parte.
Dobbiamo metterci in testa che il turismo da solo non basta per creare occupazione stabile e duratura. Così come il tanto sbandierato ritorno all'agricoltura dei giovani per quanto importante produce una quota minima di occupati.  Senza industrie, laboratori artigiani, nuove imprese di servizi non si va da nessuna parte ed è folle dire di no ad un settore che ha fatto la fortuna del nostro territorio.   

Il tempo ci dirà se abbiamo ragione, ma abbiamo il sospetto che tra qualche tempo, in virtù delle nuove imprese (industriali) che si stanno insediando nel suo territorio (circa 300 posti di lavoro), Lucignano vedrà aumentare i propri residenti. La demografia è un’ottima cartina di tornasole per capire in quale direzione va il mondo.  

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