Non
sappiamo se abbia ragione il governatore della Puglia Emiliano a dire che nel
Pd c’è chi utilizza “metodi da venditore di pentole”, certo è che si è smesso
da tempo di fare analisi politica e questo comporta un restringimento del
dibattito. La politica è una cosa seria perché riguarda la vita delle persone e
pensare di semplificarla, tagliandola a fette come un salame, non ci pare una
bella soluzione perché rimane solo il culaccino, che sarà pure buono ma vuol
dire che siamo alla fine.
Sapete
perché ci è venuto in mente questo paragone? Perché abbiamo letto gli attacchi di alcuni esponenti
del PD alla candidata cinque stelle a sindaco di Roma Virginia Raggi. Lungi da
noi di essere accusati di simpatie per i Pentastellati, però non sopportiamo le
strumentalizzazioni.
Quale
sarebbe la colpa della Raggi? Quella di aver dichiarato, rispetto a ACEA, la
multiservizi romana i cui interessi spaziano dall'acqua, all'energia, all'ambiente:
“Dobbiamo valutare, di sicuro cambieremo il management
e inizieremo a fare investimenti sulle reti. Vedremo come agire per tutelare la
volontà dei cittadini".
Dopo questa frase il titolo di
ACEA ha perso il 4,73%, "bruciando" 142 milioni. Una perdita secca per il
comune, azionista al 51%, di 71 milioni.
Le dinamiche di mercato sono
difficili da decifrare, ma in questo caso sono chiare, qualcuno ha paura che
rispetto a una multiservizi di questo tipo si possa in qualche modo è passare
da una logica aziendalistica a una logica più sociale.
Noi nelle dichiarazioni della
Raggi non ci vediamo niente di indecoroso. Che cosa doveva dire un candidato a
sindaco? Rispetto ad ACEA non tuteleremo i cittadini? Non cambieremo un management
di cui non ci fidiamo? Non faremo investimenti?
Il problema semmai è un altro,
non è possibile che una società che eroga servizi essenziali, dall'acqua all'energia,
sia sottoposta in maniera così prepotente agli sbalzi di mercato. In pratica le
cannelle e gli interruttori della luce di milioni di romani sono in ostaggio di
pochi investitori.
Forse un partito di centro sinistra
dovrebbe aprire su questo una riflessione. Se poi la Raggi con le sue dichiarazioni
fa perdere soldi al Comune e quindi ai cittadini lo dovrà spiegare in campagna
elettorale ma non ci sentiamo di metterla in croce.
A tutto questo si aggiunge un
altro argomento, se le stesse dichiarazioni le avesse fatte un “Carneade” qualsiasi
nessuno si sarebbe risentito, tanto meno il mercato azionario. Evidentemente c’è
chi pensa, o ha la certezza, che i cinque stelle possono vincere e in questo
casi non c’è termometro migliore della tenuta delle borse. Di questo c’è da preoccuparsi, ma a quanto
pare la cosa riguarda di striscio il PD. L’analisi politica si riduce a 140
caratteri, giusto per non annoiare chi legge.
Il tema che ha posto la Raggi per
ACEA dovrebbero cominciare a porselo parecchi amministratori, anche dalle
nostre parti. E’ giusto, politicamente giusto, che le strategia su servizi
essenziali come acqua, rifiuti e domani energia possano essere nelle mai di
investitori privati? Questo è un tema politico forte sul quale purtroppo tutti,
da destra a sinistra, mostrano di non avere le idee troppo chiare.
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