Il
Sindaco di Castiglion Fiorentino pone un problema serio, anzi serissimo, la
necessità di costruire politiche di zona in grado di rilanciare il ruolo e
l’immagine della Valdichiana come soggetto territoriale, politico ed
economico.
Prendendo
lo spunto dal Carnevale di Foiano, argomento piuttosto inappropriato visto il
tono scherzoso di questa festa, il primo cittadino di Castiglioni lancia la sua
proposta: E’ arrivato il momento di darsi da fare “ per definire politiche di
vallata che non riguardino solo il turismo, ma tutta una serie di servizi che
possono favorire efficienza e razionalizzazione”.
Più
razionalità e più efficienza significano in prospettiva più economicità e meno
burocrazia, tutte cose necessarie, indispensabili, per il buon governo di un territorio.
Agnelli
si pone quindi nell'ottica di superare i vecchi confini amministrativi e
definire una “road map”, cioè una tabella di marcia, per fare della nostra
vallata una protagonista della vita amministrativa della ormai ex provincia di
Arezzo. Anzi lui guarda un po’ più lontano giacché pensa a una “grande Valdichiana”
che ricomprenda porzioni del perugino e del senese. Obiettivo ambizioso e per
certi aspetti intrigante.
C’è
solo un dubbio, si proclama l’ esigenza di un percorso ma non si definiscono le
tappe.
Visto
le premesse, di altissimo profilo politico e storico, ci ha piacevolmente
sorpreso il richiamo di Agnelli alla Valdichiana etrusca “granaio” della
Tuscia, ci saremmo aspettai una scaletta delle cose da affrontare. Invece niente
di niente, solo una petizione di principio.
Allora
ci permettiamo di fornire un brevissimo elenco.
Al
primo posto non può che esserci il lavoro e lo sviluppo. Come si possono costruire
politiche di vallata in grado di ridare occupazione e realizzare le premesse
per una crescita duratura? Qualcuno potrà dire “siete ciechi e sordi”, la
risposta sta nell'agricoltura di qualità, nelle industrie di trasformazione,
nel ruolo dei servizi. Tutte ottime proposte che però, al di là delle parole,
hanno bisogno di una politica delle infrastrutture, materiali e immateriali, di
reti commerciali, di imprenditori in grado di interpretare la novità. Ma poi,
alla fine, è proprio vero che con le industrie di trasformazione dei prodotti
agricoli, il vino, l’olio e le piante officinali si risolvano i nostri
problemi? O forse sarebbe opportuno guardare anche alla tradizione industriale,
al vecchio manifatturiero, da tutti vilipeso, che ancora costituisce la spina
dorsale dell’economia? Gli esempi di due aziende (manifatturiere) che a
Lucignano hanno già presentato dei piani industriali che prevedono oltre
trecento occupati la dice lunga sulle capacità di assorbimento della manodopera
delle industrie tradizionali. Su questo punto in Valdichiana siamo tutti d’accordo?
Secondo
argomento, una politica di vallata per Welfare e Sanità. Sappiamo bene che
esiste già un coordinamento dei sindaci ma ci domandiamo esiste una politica di
zona che non sia subalterna alle indicazione che vengono dalla ASL e ponga il
tema del ruolo dell’ospedale di zona, della diagnostica, dell’emergenza e dei servizi
territoriali? Non ci pare che su questo punto la Valdichiana la veda allo
stesso modo.
Un
altro tema è quello dell’unione dei servizi. Ottimo argomento per chi, come l’assessore
Milighetti di Castiglion Fiorentino ha voglia di sbizzarrirsi in dichiarazioni:
ultima in ordine di tempo l’unione delle polizie municipali di Cortona e Castiglioni.
Ma in concreto che si fa? Poco e niente perché
su questo punto i comuni la pensano in maniera diversa. Quanti sono disponibili
a cedere quote di sovranità sulle manutenzioni, sulla gestione del personale,
sulla ragioneria, sull'ambiente?
Quarto
punto le politiche territoriali: è possibile un coordinamento degli strumenti urbanistici?
Fino a oggi molte chiacchiere e poca farina, ognuno tira l’acqua al suo mulino
con una concorrenza spietata, vedi quello che accade per le aree industriali.
Insomma
di argomenti ce ne sarebbero a bizzeffe. Il problema è, come sempre, passare dalle
parole ai fatti e questo è un pochino più complicato che scrivere un
comunicato.
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