venerdì 26 febbraio 2016

A SCUOLA SENZA ZAINO, SBAGLIATO DEFILARSI

Lungi da noi dal voler entrare in una polemica come quella che si è aperta a Castiglion Fiorentino tra i fautori della scuola “senza zaino” e i sostenitori della “scuola con lo zaino”.
Anzi ci scusiamo per la semplicità dei nostri argomenti che sicuramente fa a pugni con la serietà di due impostazioni degne entrambe di rispetto e considerazione.

La “scuola senza zaino”, che ha tra i suoi capisaldi una diversa organizzazione degli spazi, i concetti di solidarietà, collaborazione e condivisione, vista dall'esterno appare una buona cosa. Però sarebbe sbagliato non tener conto di quello che sostiene una bella fetta del corpo docente castiglionese quando dichiara di non essere convinta dal punto di vista pedagogico. E’ un ragionamento che merita considerazione.

Sicuramente più serio delle corbellerie di chi, fino a oggi, si è opposto a questo progetto perché aveva ottenuto finanziamenti privati. Che cavolo c’entra? Magari arrivassero più contributi economici per la scuola pubblica da istituzioni private (come per altro avviene in tutto il mondo civile).
Noi siamo dell’avviso che sia sacrosanta l’autonomia dei metodi d’insegnamento, pretendere di uniformare tutto è sbagliato, così com'è un errore rifiutare a priori qualunque novità. Il giusto mezzo è, come sempre, la strada migliore e ci sembra che gli organi scolastici intendano muoversi in questa direzione, dando continuità a questa esperienza ma al tempo stesso riconoscendo la libertà di scelta ai singoli insegnati. Il problema semmai sarà legato alla formazione delle classi giacché le richieste dei genitori rischiano di essere superiori alle possibilità.
Per questo non siamo d’accordo quando si afferma che la valutazione non debba coinvolgere le famiglie dei ragazzi, noi crediamo che in questa materia tutti abbiano il diritto di esprimersi, anzi qualcuno avrebbe perfino il dovere di esprimersi.
Ci riferiamo all'Amministrazione Comunale la quale, all'indomani della presentazione del progetto, uscì fuori con frasi di questo tipo “rivolgiamo il pensiero ai più piccoli castiglionesi che oggi varcano le prima volta la soglia della scuola. Molti di voi inizieranno il cammino scolastico all'interno del progetto "Scuola senza Zaino". E' un impegno che abbiamo assunto volentieri affinché anche la nostra scuola sia sempre all'avanguardia per metodologia e competenze”.
Nella conferenza di fine anno il Sindaco ha elencato, tra gli obiettivi centrati dall'Amministrazione, la realizzazione del progetto "A scuola senza zaino" e per finire l’ultima dove si afferma “la scuola si rinnova con progetti e servizi innovativi, e l'Amministrazione Comunale di Castiglion Fiorentino accetta la sfida del rinnovamento con il progetto a Scuola Senza Zaino".
Dunque questo progetto era stato sposato dal comune. E oggi il Sindaco che dice?
I doveri istituzioni impongono una presa di posizione.  
Sarebbe utile capire se il Comune, rispetto alla “scuola senza zaino”, ha modificato le proprie convinzioni. Se non le ha cambiate e crede, come diceva un anno fa, in questa idea allora ha il dovere di sostenerlo e appoggiare i tanti genitori che desiderano che i propri bambini seguano questo modello educativo. Non sarebbe corretto lavarsene le mani lasciando la patata bollente alla scuola.


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