martedì 26 gennaio 2016

OLIO TUNISINO SOLIDALE

La Commissione Commercio internazionale del Parlamento Europeo ha dato il via libera “all'accesso temporaneo, supplementare, sul mercato dell’Unione” di 35 mila tonnellate di olio d’oliva tunisino a dazio zero per il 2016 e 2017.

La misura è stata proposta per mostrare concretamente la solidarietà dell’Unione nei confronti della Tunisia in grave crisi economica dopo gli attacchi terroristi. 
Premesso che la solidarietà tra stati difficilmente esiste, anche in caso di disastri naturali (terremoti, alluvioni, tsunami) la fratellanza spesso si trasforma in affari, non si comprende perché la solidarietà, ammesso che si tratti di questo, debba essere fatta a danno dei nostri produttori.

Già gli olivicoltori italiani (in particolare i Toscani) sono penalizzati da norme assurde e non ci voleva proprio un’aggiunta di olio tunisino sul mercato.
Forse, prima di varare certi, provvedimento sarebbe necessario meditarli.
La mutualità internazionale si può esprimere in mille modi ma non si è mai visto che per dare una mano a qualcuno, si afferra per il collo un altro.
Questa questione, per altro, rimette al centro della discussione il futuro dell’olivicoltura nel nostro territorio. Crediamo che sia arrivato il tempo di attivare misure concrete per contrastare un’internazionalizzazione dannosa alla qualità e qualche volta anche alla salute,
La prima cosa è superare la frammentazione dei produttori, pensare a un consorzio e a una politica de marchi che consenta di attaccare i mercati mondiali.
Solo così si può produrre reddito per i coltivatori, in caso contrario dovremo arrenderci, ma non è nel DNA dei nostri agricoltori tirare i remi in barca.






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