mercoledì 13 gennaio 2016

LA NUOVA FRONTIERA DELLA MOBILITA' SOSTENIBILE

In Casentino si svolgerà tra qualche giorno una riunione del Comitato di Coordinamento per la ''Individuazione di linee strategiche per la realizzazione di progetti di mobilità e turismo sostenibile" che vede uniti Regione Toscana, Unione dei Comuni Montani del Casentino, Comuni della vallata ed Ente Parco.

L’obiettivo è definire un cronoprogramma d’interventi e investimenti legati al cicloturismo e alla promozione del territorio.
Quest’appuntamento coglie una delle novità del modo di fare turismo: legato all'ambiente, attento all'arte, alla gastronomia e alle tradizioni. Per altro la regione Toscana, per quanto riguarda le reti ciclabili, ha investito circa 18 milioni di euro nel triennio 2014- 2016. Una bella cifra che consentirà di ampliare l’offerta e in prospettiva incrementare il numero dei viaggiatori.
Crediamo che sia giusto, anzi necessario, che anche la Valdichiana si faccia sentire.

Troppe volte ci accontentiamo di cavalcare l’onda, profittando dell’indubbia bellezza dei nostri centri storici, dei tesori d’arte e di una rete recettiva con livelli eccellenti di qualità.
Ma adagiarsi non serve, o meglio alla lunga rischia di farci rimanere indietro. La dinamicità dei progetti è essenziale e la concorrenza in questo settore è spietata.
Il discorso della mobilità sostenibile è una nuova frontiera che merita di essere esplorata.
E’ vero che in Valdichiana passa il sentiero della bonifica ma quali sono i collegamenti con il resto del territorio?
Perché sulla scia di quanto è stato fatto in Casentino e in altre parti della Toscana, i nostri Comuni non siglano con la Regione un protocollo in grado di far arrivare finanziamenti e risorse per le nostre ciclopiste?
Di documenti in verità ne abbiamo visti fin troppi: sulla promozione, sui giacimenti archeologici, sull'enogastronomia e l’elenco potrebbe continuare. A questo punto sarebbe interessa valutare le ricadute sul territorio e quanto questi accordi abbiano portato in termini di presenze. Se non vogliamo rimanere al palo è opportuno muoversi.



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