venerdì 8 gennaio 2016

CHE FINE HA FATTO LA DIVISA DEL CAPITANO BOLSI?

Che fine ha fatto la divisa del capitano Marcello Bolsi?
E Soprattutto chi era Marcello Bolsi?
Scorrendo gli annali vien fuori che si trattava di un nostro concittadino, volontario garibaldino, che negli anni dal 1860 al 1866, partecipò in prima persona alle vicende del risorgimento italiano.

Fu lui a guidare, nel settembre del 1860, un gruppo di giovani castiglionesi, inquadrati nei Cacciatori del Tevere, a liberare la città di Orvieto dai pontifici. Qualche anno dopo fu presente alla battaglia di Bezzecca, contro gli austriaci, sotto il comando del generale Garibaldi.
Infine si ritirò a Castiglion Fiorentino per trascorrervi gli ultimi anni della sua vita avventurosa. Alla sua morte gli eredi decisero di donare la sua divisa e la spada alla comunità castiglionese in ricordo di un periodo unico della storia patria.

L’uniforme del capitano Bolsi, rimase chiusa per tanti anni in uno sgabuzzino del palazzo comunale, alla fine qualcuno la riscoprì e, dopo un piccolo restauro, la rossa divisa da garibaldino fu posta in una teca nell'ingresso del comune, unitamente alla bandiera italiana, cucita dalle donne castiglionesi, e consegnata ai volontari in partenza per le imprese risorgimentali.
Oggi il tricolore è ancora al suo posto mentre l’uniforme è scomparsa.
Rigettata, non si sa per quale motivo nell'oblio. Che fine ha fatto la divisa del capitano Bolsi?
Da una piccola indagine risulta che sia stata trasferita in biblioteca, collocata in una rientranza del muro, al posto delle macchinette automatiche del caffè. Ben misera fine per un cimelio storico, che meriterebbe ben altro rispetto.
Qualcuno dovrà pur rispondere del motivo per cui la divisa del capitano Bolsi sia stata declassata a tal punto.
Altri, lo comprendiamo, sono i problemi della nostra comunità ma questa rimozione puzza di stantio, sembra quasi che in comune siano tornati gli eredi degli austriaci. Verrebbe voglia di intonare la famosa strofa dell’Inno di Garibaldi: 
“Va fuora d’Italia, va fuora ch’è l’ora,

Va fuora d’Italia, va fuora, o stranier”!

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