mercoledì 27 gennaio 2016

CASTIGLIONI: IN VENDITA IL VECCHIO OSPEDALE

Dopo la vendita di una parte del patrimonio del Serristori, cessione che ha dato una mazzata alle possibilità di ripartenza dell’azienda agraria dell’Ente, ecco un’altra “tegola” tra capo e collo per la comunità castiglionese. 
La Regione insieme all'ASL, da quello che si apprende dalla stampa, ha infatti deciso di mettere in vendita il vecchio ospedale di Piazza S. Agostino.  

Non conosciamo il bando ma indipendentemente da questo riteniamo sbagliato che si metta all'incanto un edificio storico di tale importanza, senza una preventiva discussione.
 
Quell'ospedale ha una storia antichissima: fu la "Fraternita di Santa Maria", fondata nella prima metà del XIII secolo a istituire un ospedale per i poveri e gli infermi che, ingrandendosi con successive donazioni, divenne lo "Spedale Grande di Santa Maria della Misericordia" come oggi lo conosciamo. Non siamo nostalgici di un passato glorioso ma non siamo nemmeno fessi e diciamo chiaramente che questa cessione ci lascia addosso parecchie perplessità.
Non è la stessa cosa vendere avendo in testa una destinazione precisa: per esempio una struttura scolastica (viste le sofferenze della Scuola Media), un centro universitario come qualcuno aveva prefigurato, un albergo, oppure si va alla ceca, consentendo magari un’operazione immobiliare. In tempi passati quando fu paventata la messa all'asta del nuovo ospedale, gli amministratori di allora si opposero e realizzarono, in collaborazione con l’ASL, il progetto “Casa della Salute”. Oggi invece non si sa bene cosa succederà.
Per il futuro del nostro centro storico non è proprio la stesa cosa sapere quale fine farà il vecchio ospedale.
Il comune era stato informato di questa operazione, aveva dato un suo parere?
Come castiglionesi siamo  preoccupati perchè una operazione di questo tipo, se gestita male, rischia di non portare nessun vantaggio alla comunità.
Questo edificio, al pari dei beni del Serristori, appartiene da secoli alla nostra città e non è giusto, non è corretto che con semplici atti burocratici si disperdano patrimoni tanto importanti. Per altro il palazzo del vecchio ospedale può e deve rientrare a pieno titolo all'interno di una strategia di rilancio del centro storico e della zona di Porta Romana.
Se a monte della vendita manca un’idea di cosa fare è chiaro che per Castiglioni sarà una perdita secca. Si potranno rimpinguare i forzieri dell’ASL ma certamente non ci sarà un benefico per Castiglion Fiorentino. Non ci convince che si dismettano beni pubblici senza un progetto, giusto per fare cassa. Se invece queste idee sono sul tavolo, perchè fino a oggi non sono state tirate fuori?

Le sorprese ci piacciono nell'uovo di Pasqua, non quando si tratta di patrimoni che appartengono alla collettività. 

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