Secondo i dati ISTAT Nel 2014 si sono verificati in
Toscana 16.654 incidenti stradali, che hanno causato la morte di 250 persone e
il ferimento di altre 22.051. Rispetto all'anno precedente si registra un
incremento degli incidenti (+2,6%), delle vittime (+11,6%) e dei feriti
(+1,8%), in controtendenza rispetto alle variazioni rilevate nell'intero Paese
(rispettivamente -2,5%, -0,6% e -2,7%).
Questi numeri, uniti alle ultime notizie su terribili
incidenti come quello del 12 dicembre nel Brindisino, fanno tornare di grande
attualità il tema della sicurezza stradale.
La sicurezza è argomento dove conta principalmente la
prevenzione ma in questo paese, dove si trovano sempre mille scappatoie,
riguarda anche l’insieme delle sanzioni.
E’ dunque da accogliere favorevolmente
il provvedimento approvato dal Senato che introduce il reato di “omicidio
stradale e il reato di lesioni personali stradali” nel codice penale, prevedendo
nel contempo aumenti considerevoli di pena abbinati a norme più stringenti in
materia di sicurezza.
Se ne sentiva il bisogno, in particolare da quando a
causa di alcool, droga e criminale imprudenza assistiamo a vere stragi sulle
nostre strade. Le vite di giovani, bambini, ignari pedoni, intere famiglie sono
distrutte da veri e propri criminali che spesso se la cavano con poco.
Chi si mette alla guida di un’auto non si rende conto
di avere tra le mani un’arma letale che, se lanciata a grande velocità, può
provocare danni terribili. In questo senso il provvedimento di legge può diventare
un utile deterrente innalzando le pene e dando la certezza della punizione dei
colpevoli in particolare quando si prevede “l'arresto
obbligatorio in flagranza per il delitto di omicidio stradale in stato di
ebbrezza alcolica con un tasso alcolemico superiore a 1,5 grammi per litro o di
alterazione psico-fisica conseguente all'assunzione di sostanze stupefacenti o
psicotrope nonché per chi esercita professionalmente
l'attività di trasporto di persone o di cose trovandosi in stato di ebbrezza
alcolica con un tasso alcolemico tra 0,8 e 1,5 grammi per litro”.
Un passo
importante dal punto di vista legislativo anche se, lo sappiamo tutti, le leggi
da sole non bastano.
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