Notizia
buona, anzi ottima quella che arriva dal sindaco di Cortona: i cinque comuni
della vallata hanno deciso, per quanto riguarda il turismo, una gestione
unificata degli eventi. Questo almeno titola il giornale. Leggendo l’articolo,
la faccenda si ridimensiona non poco: si parla di mettere in piedi riunioni periodiche
tra le varie amministrazioni, di organizzare in maniera “comunitaria” alcuni
eventi, di elaborare calendari che evitino le sovrapposizioni. E’ un primo passo ma la gestione, checché se
ne dica, è un’altra cosa.
La
gestione presuppone un metodo, risorse economiche, individuazione di obiettivi,
pianificazione. Tutte questioni che, con tutto il rispetto per le riunioni “collettive”,
presuppongono una strategia di ampio respiro che va oltre i singoli eventi, per
quanto condivisi e coordinati.
Per
esempio siamo contenti, anzi strafelici che la Chianina, com'è stato detto, sia
diventata il biglietto da visita della nostra bella vallata all'Expo. Detto tra
noi l’enogastronomia difficilmente fallisce il bersaglio, come affermava il
Guicciardini "o Franza o Spagna, purché se
magna". Ci sarebbe sembrato un paradosso che difronte a una bella bistecca
i visitatori, esclusi ovviamente i vegetariani, avessero girato la testa dall'altra
parte. La Chianina è parte della nostra storia, ma dopo la Chianina ci sono i
centri storici da sviluppare, una rete dei musei da promuovere, una struttura commerciale
da difendere, una storia comune da valorizzare. E’ il famoso marketing territoriale
di cui si fa un gran parlare, ma di cui si ravvisano solo pallide ombre. Anzi,
peggio, da qualche tempo il marketing è diventato più un’occasione di
auto promozione dei singoli che non uno strumento al servizio del territorio.
Ci spieghiamo meglio per non
essere fraintesi: accade sempre più spesso che si facciano annunci riempiendo di
post facebook, pagine dei giornali, notiziari locali. Facce sorridenti, dichiarazioni
mirabolanti ma poi? Il solo risultato è un buon ritorno d’immagine per l’amministratore
di turno, per i risultati si vedrà, tanto tra qualche mese nessuno si ricorderà
più di niente. Per questo ripetiamo che una seria politica di promozione ha bisogno
di un manager vero, da valutare sui risultati e non sulle parole. Una figura
professionale di livello, incaricata da tutte le Amministrazioni, per far fare
davvero un salto di qualità alla Valdichiana.
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