In Valdarno si è svolta una bella manifestazione sui fatti di Parigi
alla quale hanno partecipato esponenti della comunità musulmana, autorità religiose
ebraiche e cattoliche oltre a un gran numero di cittadini. Qualcuno sostiene
che cortei di questo tipo servano a poco.
E’ vero dal punto di vista dell’utilità pratica: non si può rimettere
indietro l’orologio della storia, né si possono risuscitare i morti, magari avessimo
questo potere.
Il punto non è questo. Il dato
positivo è che tante persone abbiano deciso di manifestare per riaffermare una
concezione del mondo e dei rapporti tra gli uomini opposta a quella che hanno in testa i
terroristi. Ci ha fatto piacere che le piazze siano tornate a riempirsi per un’idea
e non solo per un avvenimento sportivo. Ci ha fatto piacere che uomini e donne,
giovani e anziani, di qualunque fede, razza, religione abbiano scelto di uscire
dal guscio in cui i particolarismi ed i piccoli interessi li avevano confinati.
Non siamo qui a fare l’apologia dei raduni di piazza, spesso convertiti
in occasioni folkloristiche o scuse per una cieca violenza. Stavolta è diverso,
tra quella gente, ne siano convinti, non c’era solo l’indignazione ma anche il
desiderio di affrontare collettivamente le paure e i dubbi che fatti come
quelli di Parigi hanno fatto emergere. Manifestazioni di questo tipo non sono la
lugubre esaltazione dei peggiori sentimenti che albergano nell'animo umano. Quelle
per intendersi in cui si evoca una “guerra santa” al contrario o si specula
sulla paura per conquistare consenso. Manifestazioni
di questo tipo ci dicono che ancora esiste un sentimento positivo che mette
insieme ciò che altri vorrebbero dividere. Questo non vuol dire che di fronte
alla cieca violenza occorre essere remissivi, rinunciando per viltà e
convenienza ai nostri valori. Significa semplicemente che questo mondo è
sufficiente ampio affinché possano convivere idee diverse, e chi pensa di
imporre le proprie convinzioni con la violenza non ha diritto di cittadinanza
in questo pianeta. Anche in Valdichiana è stata organizzata dal PD una
manifestazione sui fatti parigini. Va benissimo, anche se ci sarebbe piaciuto
che i promotori di questa iniziativa fossero state le Istituzioni. Non perché i
partiti politici siano portatori di qualche malattia ma perché di fronte a
quello che è accaduto nessuno deve sentirsi escluso o trovare un motivo per
chiamarsi fuori. Si è persa un’occasione.
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