"Riammessi i crocefissi negli uffici
comunali “ recita un comunicato dell’Amministrazione di Castiglion Fiorentino.
Se l’italiano vale qualcosa “riammessi i
crocefissi” vuol dire che qualcuno aveva ordinato di toglierli anzi peggio di espellerli.
Per noi, che avevamo disapprovato quel Consiglio
d’Istituto che voleva impedire agli alunni di andare a una mostra d’arte
religiosa, questa era una notizia da approfondire.
Abbiamo fatto una piccola indagine e non
risulta a nessuno che quel simbolo religioso sia mai stato tolto dagli uffici del comune.
Perché allora quel comunicato prende l’abbrivo
con una cosa non vera?
Ce lo siamo domandati, e l’unica
risposta è che così la notizia si gonfia, si fa spazio tra la gente, il vero e
il falso non importano purché arrivi il messaggio: quelli prima di noi avevano cancellato
i crocefissi, noi li abbiamo rimessi al loro posto.
Dispiace che si utilizzi un argomento
tanto delicato per imbastire una trama priva di fondamento.
Che
poi l’Amministrazione Comunale, come nel seguito del comunicato è detto, si
faccia parte attiva nei confronti delle scuole per garantire all'interno delle
aule il rispetto e il mantenimento delle tradizioni religiose cattoliche è un’altra
storia. Crediamo anche noi che le tradizioni
siano un elemento identitario importante ed è sciocco pensare di rinunciarvi, com'è recentemente accaduto in una scuola dell’Italia settentrionale. In quel caso si tratta di manifesta ignoranza, segnata da un livore antireligioso
incomprensibile.
Al
termine del comunicato il Sindaco Agnelli ricorda a tutti noi l’importanza di
recuperare lo spirito del Natale, siamo d’accordo, quello spirito, infatti, invita
in primo luogo alla modestia e alla sincerità.
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