lunedì 9 novembre 2015

RIUNIONE IN COMUNE SULLA SADAM. CHE SUCCEDE?

Qualche giorno fa nella sala del Consiglio Comunale di Castiglion Fiorentino c’è stato un incontro che ha visto la partecipazione delle istituzioni Locali, dei Sindacati e delle organizzazioni di categoria. Si parlava della riconversione dell’area ex SADAM e delle prospettive di sviluppo locali.   
Ottima cosa se si fosse arrivati a  tracciare almeno un percorso. Invece, a quanto si dice, si brancolava nel buio. Fino al punto che le Istituzioni hanno sollecitato le organizzazioni di categoria e i sindacati a “farsi venire delle idee”. Un ribaltamento dei ruoli invero piuttosto preoccupante, da che mondo e mondo l’onere della proposta spetta a chi governa un territorio.

Nel programma elettorale del sindaco Agnelli si prevedeva per l’area ex SADAM (120 ettari a ridosso del paese) la realizzazione di un mercato ortofrutticolo. Che fine ha fatto quella proposta?
Anche il gruppo Maccaferri a suo tempo aveva avanzato un’idea: un campo da golf, un insediamento abitativo e un albergo. Proposta che, come abbiamo ricordato, sta andando avanti a cura di un altro investitore nel comune di Cortona.  Anche quella sembra tramontata.

Si dice che nel corso della riunione siano venuti fuori suggerimenti tipo Mulino per il grano, azienda di trasformazione dei pomodori, stabilimento per fare succhi di frutta. Va tutto bene, ma questa ipotesi sono state valutate nel loro complesso? Cioè nei loro rapporti con le produzioni locali, con le catene di distribuzione, con il sistema delle strade e delle infrastrutture? No, semplicemente si buttano sul tavolo delle idee. Con lo stesso criterio si potrebbe proporre un allevamento ittico, una nuova Mirabilandia, oppure un circuito automobilistico.
Nel  corso della riunione pare che qualcuno abbia fatto i nomi di Aboca e delle Bonifiche Ferraresi come possibili soggetti interessati allo sfruttamento dell’area.  E il gruppo Maccaferri cosa pensa di tutto questo?
L’impressione è che si viaggi a vista, senza una prospettiva.
Ecco allora che torna di attualità il consiglio che qualche tempo fa c’eravamo permessi di avanzare e cioè di mettere intorno ad un tavolo i soggetti coinvolti in ipotesi industriali, in primo luogo ABOCA e Maccaferri.  Due gruppi che, nel bene o nel male, hanno interessi precisi su Castiglion Fiorentino e solo in seguito, sulla base di un piano industriale, coinvolgere istituzioni locali, sindacati e categorie. Qui invece si costruisce la casa dal tetto. La sensazione, e vorremo davvero essere smentiti, è che riunioni di questo tipo servano a fare immagine per chi le convoca.  
Un paio di selfie, due righe su facebook, una conferenza stampa e il gioco è fatto, peccato che i problemi rimangano irrisolti.


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