lunedì 16 novembre 2015

MEDIOETRURIA E L’IMPATTO IN VALDICHIANA

Medioetruria è il nome della futuribile stazione dell’alta velocità posta tra Firenze e Roma che dovrebbe servire il bacino della Toscana meridionale e parte dell’Umbria. La commissione tecnica che da qualche tempo studia la questione ha individuato due ipotesi: Rigutino e Farneta.
Il vantaggio di Rigutino sarebbe di essere connesso alla vecchia linea ferroviaria, quello di Farneta di essere raggiungibile dalle grandi arterie di comunicazione stradale. I costi grossomodo si equivalgono, attestandosi intorno ai 40 milioni di euro. 

Come sempre accade vi sono scuole di pensiero diverse, c’è chi parla, come i pentastellati umbri di “sperpero di risorse pubbliche”, altri invece premono per rimettere in campo la candidatura di Chiusi. 
La nostra opinione è che quaranta milioni sono davvero tanti e sarebbe necessaria, oltre ad una valutazione tecnica su dove mettere la stazione, anche una stima del rapporto costi benefici: che peso avrebbe un simile intervento sul territorio della Valdichiana?

Prendiamo il caso di Farneta, pare che le ferrovie diano la preferenza a questa zona perché consentirebbe lo scambio tra rotaia e gomma, prevedendo dunque in prospettiva la realizzazione di una sorta di interporto al servizio dell’Umbria e di una fetta di Toscana.
L’idea non è male, pensiamo all'utilità di un’infrastruttura di questo tipo per l’agricoltura, per le imprese oltre che per il turismo.
Quale sarebbe però il prezzo da pagare per il territorio? Consumo di suolo? Inquinamento veicolare? Impatto paesaggistico?
Non abbiamo ancora sentito levarsi voci né dai settori ambientalisti che hanno fatto della “Valdichiana felix” una bandiera, né da molte Amministrazioni locali.
Se è normale che a Cortona premano per questa ipotesi sarebbe utile sapere cosa ne pensano gli altri comuni. Questa scelta non può essere delegata solo alle Ferrovie, alle commissioni e ai possibili investitori privati, è una valutazione che coinvolge tutti i cittadini vista la ricaduta che una struttura di questo tipo avrebbe sul territorio.
Dobbiamo evitare che decisioni su infrastrutture che si riflettono, in positivo o in negativo, sulla vita della vallata passino sotto traccia. Un esempio?  L’Outlet. Pur non dando un giudizio di merito, non possiamo negare che abbia avuto un effetto sulla rete commerciale ben al di là di Foiano. Allora, dai comuni limitrofi, ci fu una sottovalutazione, oggi non deve più accadere. Abbiamo davanti agli occhi le fotografie delle tante riunioni sul progetto di centrale a biomasse,  dove tutte le Amministrazioni della vallata si sono schierate contro un’idea giudicata dannosa per la Valdichiana.
Bene, lo stesso atteggiamento di attenzione lo aspettiamo sull'ipotesi di Medioetruria e sul fatto che Farneta possa diventare un nodo commerciale e logistico di importanza nazionale, con tutto quello che ne consegue.  


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