S. Agostino è una delle chiese più belle di Castiglion Fiorentino,
unica la scalinata, notevole la facciata, armonico l’interno. Purtroppo oggi è
inagibile, il tetto è collassato il 31 agosto 2014. Non sappiamo ancora se e
quando verrà riaperta, una cosa però sarebbe importante: nel momento in cui partono
i lavori di restauro non limitiamoci a mettere una pezza ma proviamo a
immaginare come la Chiesa e le zone limitrofe possano diventare un punto di
attrazione.
Quella porzione di paese è ricchissima di storia e monumenti,
uno tra tutti il vecchio ospedale, che oggi versa in uno stato di abbandono pressoché
totale.
E’ mai possibile, ci domandiamo, che non si sia riusciti
ancora a prevedere una destinazione per quegli spazi, enormi e bellissimi, che
da un lato si affacciano sulla Valdichiana e dall'altro sul paese?
Oggi la piazza sembra un parcheggio multipiano, alcuni vicoli
sono sbarrati e la manutenzione, così come la pulizia, lasciano a desiderare.
Abbiamo apprezzato che l’Amministrazione Comunale si sia
posto il tema della regolamentazione del traffico e della sosta nell'area dentro
le mura, in effetti se si vuole ridare fiato al Centro Storico, valorizzando impianto
urbano e attività commerciali, è indispensabile trovare una soluzione alla circolazione
delle auto.
In quest’ottica, che qualcuno potrebbe definire “slow”, S.
Agostino avrebbe la possibilità di brillare di luce propria.
Il recupero della chiesa è il punto di partenza. L’idea che
proponiamo è quella di integrare complesso del vecchio ospedale e edificio
sacro realizzando quello che a Castiglion Fiorentino ancora manca, e cioè un
grande centro convegni con spazi dedicati al coworking e alla incubazione di imprese.
Per farlo occorre mettere insieme vari soggetti: USL, Curia,
Parrocchia e Comune. Un progetto che potrebbe suscitare l’interesse di
finanziatori esterni oltre la possibilità di accedere a Fondi Europei. Impossibile?
Proviamoci.
Per altro potrebbe essere l’occasione per svelare qualcuno
dei tanti misteri che avvolgono questa parte di Castiglioni. Si racconta infatti che da sotto la chiesa di S.
Agostino parta un labirinto di cunicoli e passaggi sotterranei. La tradizione racconta
che ci sia un collegamento tra l’area del Cassero, Piazza S. Agostino e da lì fino
a Porta Romana. Un'altra storia narra che proprio sotto il pavimento della
Chiesa esista una sorta di catacomba utilizzata dai un tempo dai monaci come
luogo di sepoltura. Pare che là sotto vi siano ancora i corpi mummificati dei
frati. Solo favole? Probabile, però anche queste fanno parte della storia di un
paese, sarebbe un bel colpo che almeno una parte di quelle leggende fosse confermata.
Il turista oggi non cerca solo opere d’arte ma anche luoghi misteriosi.
S. Agostino è uno di questi, sarebbe interessante mettere assieme nuova tecnologia
e vecchie leggende per far rinascere una parte del centro storico.
Nessun commento:
Posta un commento