lunedì 26 ottobre 2015

ENTE SERRISTORI: UN BILANCIO SBILANCIATO

Come promesso, continuiamo la nostra inchiesta sulle partecipate del Comune di Castiglion Fiorentino, qualcuno ci ha fatto notare che al nostro elenco manca l’Istituzione Culturale e Educativa Castiglionese (Biblioteca e musei). Parleremo anche di quella, ma oggi ci interessa esaminare il bilancio dell’Ente Serristori di cui si è fatto un gran parlare, evocando addirittura “furberie” dal punto di vista contabile.

Forse siamo dei poveri ingenui ma rimaniamo convinti che il dovere di chi informa sia quello di approfondire oltre che dare le notizie. Ma approfondire costa fatica e soprattutto non conviene rompere più di tanto le scatole a chi è alla guida del vapore. Noi, che di queste cose ce ne freghiamo, andiamo avanti per la nostra strada.
La notizia, sparata come un fuoco d’artificio, è che i conti del Serristori presentano una perdita per il 2014 di 405.000 euro. Una persona normale si domanda come sia possibile passare da un bilancio che nel 2013 presentava un attivo di 27.000 euro, a uno che nel 2014 mostra un deficit di 405.000.
Un bel dilemma che si può risolvere solo esaminando le voci del bilancio a cominciare dalle perdite.

Una bella fetta, 115.000 euro in meno, deriva dalla rinuncia del 50% sul credito vantato nei confronti del comune di Castiglion Fiorentino.
37.000 euro in meno scaturiscono dall'eliminazione del credito vantato nei confronti di un ospite della casa di riposo.
36.000 euro in meno dal pagamento d’imposte arretrate.
90.000 euro in meno per un credito vantato nei confronti del comune di Castiglion Fiorentino iscritto erroneamente a bilancio ma già pagato.
14.000 euro in meno dal risconto sull'affitto del Liceo
13.000 euro in meno da rettifiche di saldi iniziali.
Ci sono poi 30.000 euro di proventi straordinari che vanno considerati entrate con il segno più.
Facendo le somme viene fuori che  le perdite di gestione (quello che attengono davvero al 2014) assommano a 128.000 euro. Sempre parecchi, ma certo molto meno di 405.000.
La spiegazione non è nei numeri ma nelle decisioni che stanno a monte dei numeri. Il bilancio del Serristori, come tutti i bilanci del mondo, è prodotto di scelte, alcune obbligate altre meno.
E’ stata una scelta politica accettare la transazione al 50% col Comune di Castiglioni, registrando così una perdita secca di 115.000. Era un obbligo? No, nessun obbligo. Si poteva fare, ma solo se questo avesse arrecato un vantaggio all'Ente. Dov'è il vantaggio? Come ha dimostrato la relazione dell’OSL il Comune sarebbe stato in grado in tempi brevi di poter ripagare il 100% di quanto dovuto all'Ente.
Perciò si è scelto deliberatamente di perdere per strada 115.000 euro.
La stessa cosa vale per i 37.000 euro che un anziano ospite doveva alla casa di riposo. Quando è deceduto perché si è deciso di rinunciare alla rivalsa su eventuali eredi? Chi ne ha tratto vantaggio? Di sicuro non il Serristori. Anche questa è una scelta politica.
Riguardo poi alle imposte arretrate, pari a 36.000 euro, si scopre che derivano da un riaccertamento dei valori imponibili dei fabbricati ubicati nel comune di Arezzo e riguarda gli anni dal 2008 al 2013. Iscritte nel bilancio 2014 perché in quell'anno è arrivato l’accertamento da parte del comune. Spese straordinarie che poco anno a che vedere con l’anno 2014.
Lo stesso dicasi per il rateo dell’affitto che riguarda un dodicesimo dell’affitto pagato dalla provincia per il Liceo.  Si tratta della rata relativa al mese di gennaio che poteva essere portata a decremento del fondo di dotazione iniziale. Batava una delibera di rettifica che però si è deciso di non fare, registrando invece i 14.000 euro come perdita.  Anche questa è una scelta politica.
I 90.000 euro  relativi a un credito già pagato sono frutto di un’errata impostazione del bilancio 2013 che, anche in questo caso,  poteva essere recuperata rettificando il fondo di dotazione iniziale. Sarebbe stato sufficiente un abbassamento del capitale iniziale per non incidere sul bilancio 2014.  Si è invece preferito evidenziare la perdita.
Depurato da tutti questi dati il bilancio 2014 registra una perdita di gestione di  128.000 euro. Da dove derivano?
In gran parte si tratta di una diminuzione dei ricavi delle prestazioni (sono calati gli ospiti paganti della Casa di Riposo), cui si aggiunge un aumento dei costi del personale.
Questi sono i dati nudi e crudi.
Qual è allora il motivo per cui si è voluto sparare titoloni a quattro colonne su una perdita di 405.000 euro? Certo come dice qualcuno “nasce il sospetto che si sia voluto mascherare le perdite di esercizio 2014, e soprattutto usare  un deficit così clamoroso come una clava da picchiare in testa a chi in precedenza aveva amministrato l’Ente”.
L’attuale presidente, dovrebbe a questo punto spiegare all'opinione pubblica perché ha deciso di rinunciare a 115.000 euro, ad altri 37.000 e perché ha preferito non fare la delibera di correzione del fondo di dotazione, aumentando così le perdite.
In ultimo chiediamo al Presidente come sia possibile che nella delibera di approvazione del bilancio 2014 (delibera n. 21 del 22 maggio 2015) abbia dichiarato che “ dato atto che la perdita di esercizio 2014 andrà a decremento del patrimonio netto dell’Azienda la cui consistenza, comunque, continuerà a permanere superiore a quella determinata alla data del 1 gennaio 2013 momento in cui tale valore fu originariamente determinato”. Qualcosa non torna con i dati di bilancio. Infatti al primo gennaio 2013 il patrimonio netto dell’azienda era di 8.467.000 e al momento di approvazione della delibera era di 8.081.000. Quindi il decremento c’è stato. Sarà il caso che corregga la delibera o riveda i dati di bilancio.
In ultimo sarebbe interessante che il Presidente rendesse pubblica la lettera di dimissioni del Vice Presidente Federico Zucchini. Nella stampa sono apparse accuse precise all'attuale gestione dell’Ente, ma come sempre i riassunti non rendono giustizia all'originale. Visto che il Presidente ha sempre invocato la trasparenza sarebbe opportuno che renda edotti tutti noi su quello che è accaduto.
La verità, alla fine di questa lunga digressione, è che il bilancio 2014 presenta uno sbilancio di gestione di 128.000 euro, che i 405.000 euro sono frutto di scelte politiche (non spetta a noi dire se giuste o meno) e che ancora una volta si è voluta far apparire la realtà peggiore di quella che è. 

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