mercoledì 28 ottobre 2015

BUONE IDEE PER NUOVE OPPORTUNITA'

In una situazione che qualcuno definisce di “crescita lenta”, dunque una fase ancora incerta, in cui può accadere di tutto, sarebbe auspicabile  porsi  il  tema di come riposizionare l’economia locale.
Girando un po’ per le nostre aree industriali abbiamo colto alcuni segnali confortanti: aziende che riprendono fiato, aumentano gli ordini e ricominciano a guardare con speranza al futuro.

Quello che però si avverte, a tutti i livelli, è l’assenza di una strategia coordinata. Per esempio quale ruolo possono svolgere gli Enti Locali e il sistema del credito? In quale modo l’innovazione, a tutti i livelli, può rideterminare la crescita?
La Valdichiana è da sempre un mix di economie: Piccola e Media impresa, artigianato, agricoltura, turismo, servizi. Negli ultimi dieci anni abbiamo assistito alla scomparsa o al ridimensionamento d’imprese importanti ma contemporaneamente abbiamo visto affermarsi un nuovo indirizzo economico basato sul turismo e su tutto ciò che ruota intorno a questo settore.  
Ma può il turismo da solo sopperire alla perdita dei posti di lavoro dell’industria e soprattutto può creare lo stesso valore in termini economici? Noi pensiamo di no. Ecco allora la necessità di nuove strategie.
Si parla quasi sempre, spesso a sproposito, di marketing territoriale, di coordinamento tra Enti, di sviluppare idee comuni. Belle parole che spesso rimangono appiccicate sopra un foglio di carta. Manca il salto di qualità.
Per esempio, noi non sappiamo se elargire dei buoni-spesa ai turisti sia o non una buona idea, saranno i fatti a dircelo.
Di sicuro non è un’idea innovativa,” il prendi tre e paghi due”  l’hanno inventato i supermercati tanti anni fa. Siamo proprio convinti che un turista scelga la Valdichiana rispetto alla Val d’Orcia in virtù di un cadeau, di un regalino? Se i fatti ci smentiranno, saremo ben felici di ammetterlo.
La Valdichiana può competere su molte cose ma occorre il sale dell’innovazione per creare nuove opportunità. Per far questo necessitano molti cervelli e qualche soldo. Qui il sistema del credito locale, che negli ultimi tempi mostra un grande dinamismo potrebbe dire la sua.  Siamo pronti a questa sfida? 

1 commento:

  1. Condivido ciò che viene affermato in questo articolo, spesso non è la povertà economica che ci rende poveri , ma la povertà di idee, in un momento come questo nel quale ancora persiste una crisi economica tuttaltro che risolta tutti, impresedi ogni dimensione, cittadinied enti pubblici sono chiamati ad uno sforzo supplementare di idee. Considerato però che le risorse economiche sono molto limitate, sarebbe il caso, soprattutto per gli enti pubblici, di non disperderle in mille rivoli ma concentrarsi in poche ma fruttuose iniziative, magari,soprattutto se non si hanno le idee chiare, bandire un vero e proprio concorso. A volte, l'unione, fa la..... differenza!

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