giovedì 12 aprile 2018

IL NOME DELLA TOSCANA TRASFORMATO IN CARTA IGIENICA


Il marchio è importante ma è mai possibile, mi domando, vedere sul retro degli autobus la pubblicità di asciuga tutto, tovagliolini , fazzoletti e perfino carta igienica contrassegnati con il nome #Tuscany?
La Toscana è una delle due regioni italiane, l’altra è la Sicilia, ad avere una traduzione inglese del proprio appellativo, questo a significare l’importanza che riveste nel mondo.
Personalmente non ho niente contro gli asciuga tutto e la carta da toilette, strumenti per certi versi indispensabili, però mi ha fatto un brutto effetto vederli associati al nome della nostra regione.  Così facendo si trasforma una regione in un veicolo di promozione di prodotti che poco hanno a che vedere con la sua storia.

Oddio è vero che in una parte di Toscana esiste una tradizione cartaria importante, per esempio la fabbricazione della carta a Lucca ha origini lontane, già nel  1300 esiste in quella città una Corporazione dei Cartolai, ma a quell'epoca si produceva carta pergamena, non rotoloni da cucina.
E’ vero che nel 1500 nasce, sempre a Lucca, la prima cartiera e nel secolo successivo ne sbocciano molte altre, ma anche in questo caso si producono risme di carta pregiata non pacchi di carta igienica.
E’ vero che ancora a Lucca nasce la carta paglia e nel 1911 ci sono ben 106 cartiere.
Insomma tutte queste storie giustificano una memoria ma da questo a utilizzare il marchio Tuscany ce ne corre parecchio.  
Mi pare davvero uno svilimento usare un nome che appartiene al mondo per fare marketing magari su mercati lontani dove invece l’appellativo Tuscany è associato all'arte, al Rinascimento, ai paesaggi.
No, credo che usare il nome Tuscany per identificare la “papier cul”, per usare un francesismo, non faccia bene a nessuno e mi domando come sia possibile che non si possa intervenire per sanare una simile ferita.
Paolo Brandi


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