martedì 22 marzo 2016

LA BUROCRAZIA E' UN MOSTRO

La burocrazia è un mostro che ha fame, una fame atavica che ha avuto inizio da quando Hammurabi s’inventò i suoi codici e solo gli illusi possono pensare che sostituire i documenti di carta con quelli elettronici semplifichi la vita. Al massimo si può risparmiare spazio negli archivi ma la sostanza rimane quella.

Il problema è molto semplice laddove esistono delle norme ci sono regole da far rispettare laddove ci sono delle regole c’è necessità di controlli. Oggi il problema principale della burocrazia è il vaglio delle richieste, la loro corrispondenza alle leggi, la giustezza delle cifre. E sulla base di questo la richiesta di integrazioni, le prescrizioni, le disposizioni più o meno transitorie, una massa di cose, spesso inutili, che bloccano gli ingranaggi e allungano i tempi.  A questo si aggiunge talvolta la complessità assurda della modulistica e delle procedure, in particolare quelle (guarda caso) che riguardano passaggi che hanno a che hanno a che vedere con norme europee.

Non è vero che l’Europa semplifica, la U.E. complica e se qualcuno non ci crede vada a vedersi la modulistica necessaria per un qualunque finanziamento dei fondi europei e poi ne riparliamo.
Ma oltre ai moduli cervellotici quello che a nostro avviso va radicalmente cambiato è il complesso dei controlli. Basta controlli a monte, tutti i controlli vanno fatti a valle, all'inizio deve bastare una semplicissima autocertificazione,  se poi le cose non corrispondono al vero scatta pesantissima la sanzione. Una sanzione per certi versi blindata perché non è nemmeno possibile che la burocrazia si ripresenti sotto forma di ricorsi alla giustizia amministrativa. Se qualcuno nonostante la libertà concessa di auto-certificarsi fa il furbo va punito severamente.
Questa sarebbe semplificazione, altro che le chiacchiere spese fino  a oggi sulla società digitale, perché ha ragione quel signore, obbligato per legge a fornirsi di Pec, posta elettronica certificata, che dice “per me è come essere obbligato a imparare una lingua straniera a sessant'anni suonati".
Finiamola con le cazzate che ci rendono all'apparenza moderni, ma per certi versi ci rimandano ai tempi del già citato Hammurabi.
In una società che funziona, sono i cittadini e le imprese ad assumersi la responsabilità di quello che dichiarano e di quello che fanno, alle Amministrazioni non resta che controllare. Solo così si può recuperare il tempo e il denaro che la burocrazia fanno perdere ogni giorno.



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