A
margine di un convegno sulla sicurezza il coordinatore comunale di Forza Italia
Concettoni, tra l’altro Presidente del Serristori, ha finalmente svelato alla
stampa una verità lapalissiana ma ancora mal digerita e cioè che “Castiglion
Fiorentino è l’unico comune governato dal centrodestra in Valdichiana”.
L’affermazione
vola via tra le pieghe dell’articolo e invece merita maggior attenzione, perché
segnala un punto di svolta. Fino a oggi nessuno, né tra gli amministratori, i
consiglieri comunali, i nuovi protagonisti della vita politica castiglionese si
erano mai espressi in questi termini.
Per
noi, vecchi brontosauri, abituati a ragione su schemi binari, è un balsamo: la politica
riprende il sopravvento sul civismo. Il
Fronte di liberazione nazionale si è trasformato in un esercito regolare e, da
ora in poi, si riparte in un altro modo.
Niente
di male, anzi la chiarezza è requisito fondamentale per dare un giudizio sui
fatti e accadimenti che hanno interessato questo comune.
Sia
chiaro, questo non inficia di nulla, in altre parole la maggioranza che attualmente
governa Castiglioni ha tutto il diritto di stare in sella pur avendo rinnegato,
alla luce delle dichiarazioni del coordinatore di Forza Italia, le sue
primigenie origini. Davanti ai cittadini si era si presentata come una lista
aperta, dove le differenze politiche si sfumavano come in un quadro di Jennifer
Trouton, oggi non è più così.
Per
altro nella gran confusione della politica castiglionese, più complicata di
quella di Bisanzio o della corte Ottomana, quello del centrodestra è un peccato
veniale.
I
peccati mortali, quelli che portano dritti all'inferno, stanno tutti dall'altra parte.
Visto
che ci piace la pittura diciamo che la situazione del centrosinistra ricorda molto da vicino un
quadro di Goya intitolato “Saturno che divora i suoi figli”, una guerra di
tutti contro tutti della quale non si vede la fine, pur essendo abbastanza
chiaro l’inizio.
Concettoni
con la sua dichiarazione di ortodossia destrorsa dell’attuale maggioranza ha ributtato
la palla nel campo avverso.
Ci
saranno giocatori capaci di giocarla e impostare un’azione? Non si sa, certo se
ognuno continua a cambiare maglia e numero sarà difficile imbastire un’azione.
Però il calcio è un gioco strano e Eupalla la "la divinità che protegge e ispira il gioco del pallone” è una tipa bizzarra. Può consegnare la vittoria all'ultimo minuto ma può, come tutti gli
dei, "far
impazzire coloro
che desidera perdere”. Per ora in giro si vedono parecchi matti, brutto segno.
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