giovedì 17 marzo 2016

CASTIGLIONI: IL CIVISMO LASCIA IL POSTO AL PARTITISMO

A margine di un convegno sulla sicurezza il coordinatore comunale di Forza Italia Concettoni, tra l’altro Presidente del Serristori, ha finalmente svelato alla stampa una verità lapalissiana ma ancora mal digerita e cioè che “Castiglion Fiorentino è l’unico comune governato dal centrodestra in Valdichiana”.
L’affermazione vola via tra le pieghe dell’articolo e invece merita maggior attenzione, perché segnala un punto di svolta. Fino a oggi nessuno, né tra gli amministratori, i consiglieri comunali, i nuovi protagonisti della vita politica castiglionese si erano mai espressi in questi termini.

Per noi, vecchi brontosauri, abituati a ragione su schemi binari, è un balsamo: la politica riprende  il sopravvento sul civismo. Il Fronte di liberazione nazionale si è trasformato in un esercito regolare e, da ora in poi, si riparte in un altro modo.
Niente di male, anzi la chiarezza è requisito fondamentale per dare un giudizio sui fatti e accadimenti che hanno interessato questo comune.

Sia chiaro, questo non inficia di nulla, in altre parole la maggioranza che attualmente governa Castiglioni ha tutto il diritto di stare in sella pur avendo rinnegato, alla luce delle dichiarazioni del coordinatore di Forza Italia, le sue primigenie origini. Davanti ai cittadini si era si presentata come una lista aperta, dove le differenze politiche si sfumavano come in un quadro di Jennifer Trouton, oggi non è più così.
Per altro nella gran confusione della politica castiglionese, più complicata di quella di Bisanzio o della corte Ottomana, quello del centrodestra è un peccato veniale. 
I peccati mortali, quelli che portano dritti all'inferno, stanno tutti dall'altra parte.
Visto che ci piace la pittura diciamo che la situazione  del centrosinistra ricorda molto da vicino un quadro di Goya intitolato “Saturno che divora i suoi figli”, una guerra di tutti contro tutti della quale non si vede la fine, pur essendo abbastanza chiaro l’inizio. 
Concettoni con la sua dichiarazione di ortodossia destrorsa dell’attuale maggioranza ha ributtato la palla nel campo avverso.
Ci saranno giocatori capaci di giocarla e impostare un’azione? Non si sa, certo se ognuno continua a cambiare maglia e numero sarà difficile imbastire un’azione. Però il calcio è un gioco strano e Eupalla la "la divinità che protegge e ispira il gioco del pallone” è una tipa bizzarra. Può consegnare la vittoria all'ultimo minuto ma può, come tutti gli dei, "far impazzire coloro che desidera perdere”. Per ora in giro si vedono parecchi matti, brutto segno.


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